Le truppe statunitensi lasceranno il Niger a metà settembre
In una dichiarazione congiunta pubblicata domenica gli Stati Uniti e il Niger hanno annunciato che le truppe statunitensi lasceranno definitivamente il paese entro il 15 settembre. Gli Stati Uniti hanno in Niger più di mille soldati e una base militare considerata fondamentale per il controllo dell’area del Sahel (la zona che si trova nella parte sud del deserto del Sahara) e il contrasto delle attività dei gruppi islamisti e jihadisti attivi nella regione. Si trovavano in Niger per questo motivo dal 2013.
A marzo la giunta militare che governa il Niger dal colpo di stato del luglio del 2023 aveva annunciato la fine «con effetto immediato» degli accordi che permettevano agli Stati Uniti di impiegare personale militare e civile nel paese. Gli Stati Uniti avevano cercato di opporsi a questa decisione, senza successo. Fino all’anno scorso l’esercito statunitense aveva collaborato sul campo con l’esercito francese, che però ha lasciato il paese a settembre del 2023, dopo che la giunta aveva cancellato gli accordi di collaborazione con la Francia.
È un ulteriore allontanamento dall’influenza occidentale da parte del governo militare del Niger, che si sta spostando sempre più verso la Russia, a cui si è rivolto per un sostegno economico e militare: ad aprile sono infatti arrivati in Niger dei militari russi per addestrare le truppe locali. Il paese ha anche da poco firmato un accordo di cooperazione militare con altri due paesi dell’area, il Mali e il Burkina Faso, dove a partire del 2021 c’erano stati due colpi di stato.