La Corte costituzionale del Sudafrica ha detto che l’ex presidente Jacob Zuma non potrà candidarsi alle prossime elezioni parlamentari
La Corte costituzionale del Sudafrica, il tribunale di grado più alto del paese, ha stabilito che l’ex presidente Jacob Zuma non potrà candidarsi alle elezioni parlamentari che si terranno il 29 maggio. La Costituzione del Sudafrica prevede che chi ha ricevuto una condanna a più di un anno di carcere sia incandidabile per cinque anni: nel 2021 Zuma – presidente dal 2009 al 2018 – fu condannato a 15 mesi di prigione per non essersi presentato a un’udienza, ma dopo meno di tre mesi fu scarcerato per motivi di salute.
A causa di questa condanna, a fine marzo la Commissione elettorale del Sudafrica (IEC) aveva escluso la candidatura di Zuma dalle elezioni. Il partito in cui milita attualmente l’ex presidente, uMkhonto weSizwe (“lancia della nazione”, abbreviato in MK), aveva presentato un ricorso alla Commissione elettorale, che era stato accolto. Ora però la Corte costituzionale ha nuovamente escluso la candidatura, accogliendo un ricorso contro la decisione del tribunale elettorale: il volto e il nome di Zuma rimarranno comunque sui manifesti dell’MK e sulle schede elettorali, ma non lui potrà andare in parlamento, se eletto.
Le elezioni di maggio saranno le più competitive dalla fine dell’apartheid in Sudafrica, nel 1994. I consensi per il partito al potere da allora, l’African National Congress (ANC, di cui faceva parte anche Zuma prima di essere espulso ed entrare nell’MK) sono in calo da anni a causa delle grosse difficoltà che il partito ha avuto negli ultimi tempi su vari temi, dalla gestione della criminalità agli scandali di corruzione. Nonostante il sistema dell’apartheid sia finito da quasi trent’anni, il Sudafrica è considerato uno dei paesi con le maggiori diseguaglianze sociali ed economiche al mondo. Secondo vari analisti politici l’ANC rischierà di perdere per la prima volta la maggioranza in parlamento. In quel caso sarebbe costretto a formare una coalizione per restare al governo.
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