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  • Lunedì 20 maggio 2024

Cosa sta succedendo all’Inter

Il fondo Oaktree potrebbe diventare presto proprietario del club, perché la famiglia Zhang non ha ripagato un prestito da 275 milioni di euro concesso tre anni fa e che è appena scaduto

Steven Zhang, attuale presidente dell'Inter, è il figlio di Zhang Jindong, fondatore del gruppo Suning (AP Photo/Luca Bruno)
Steven Zhang, attuale presidente dell'Inter, è il figlio di Zhang Jindong, fondatore del gruppo Suning (AP Photo/Luca Bruno)
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Domenica scorsa la squadra maschile di calcio dell’Inter ha giocato la sua ultima partita in casa della stagione (1-1 contro la Lazio) e nell’occasione ha celebrato con i propri tifosi la vittoria dello Scudetto, il ventesimo nella storia della società. Se dal punto di vista sportivo le cose stanno andando piuttosto bene, a livello societario la situazione è più complicata e incerta. Lunedì 20 maggio scade il prestito da 275 milioni di euro che il fondo statunitense Oaktree Capital Management fece tre anni fa al Suning Holdings Group, la società cinese della famiglia Zhang, proprietaria del club dal 2016.

Oggi il gruppo Suning dovrebbe restituire a Oaktree 395 milioni, per via degli interessi al 12 per cento: difficilmente ci saranno uno slittamento della scadenza o una rinegoziazione, ed è quindi sempre più probabile che Oaktree prenda momentaneamente il controllo del club (non è ancora chiaro a quali condizioni). È una situazione per certi versi simile a quella che successe al Milan nel 2018, quando il fondo Elliott diventò proprietario del club dato che la precedente proprietà cinese non era riuscita a ripagare un debito, contratto in quel caso al momento dell’acquisto.

A differenza di Elliott però, che rimase proprietario del Milan per quattro anni fino alla cessione a un altro fondo, secondo il Financial Times Oaktree non vorrebbe mantenere il controllo del club. Dovesse diventare proprietario dell’Inter, nei prossimi mesi il fondo cercherà verosimilmente di venderla per ricavarne profitto (un’operazione abbastanza comune per un fondo di investimento). Già nel maggio del 2021 del resto, quando Oaktree e Suning si accordarono per il prestito, era previsto che la proprietà cinese cercasse un compratore per l’Inter, generando un profitto del quale avrebbe beneficiato anche Oaktree.

In questi tre anni la famiglia Zhang non ha ceduto l’Inter e anche ora starebbe provando a restarne proprietaria. Per farlo, nei giorni scorsi ha cercato di rifinanziare il debito attraverso un ulteriore prestito con un altro fondo di investimento, la Pacific Investment Management Company (Pimco): Il Sole 24 Ore ha scritto che questa trattativa però è fallita.

Zhang Jindong (a sinistra) con il figlio Steven Zhang (Emilio Andreoli/Getty Images)

La famiglia Zhang, il cui gruppo Suning ha affari in moltissimi settori (immobiliare, media, investimenti e commercio), acquistò l’Inter nel 2016, in un periodo in cui la Cina stava investendo molto sul calcio, sia acquistando giocatori europei per il campionato cinese (pagandoli tantissimo), sia aiutando imprenditori cinesi ad acquistare squadre europee. Negli ultimi anni però questa bolla è scoppiata: il governo cinese ha ridimensionato le sue ambizioni e tagliato i finanziamenti, e diverse proprietà cinesi hanno dovuto cedere le loro squadre. Gli Zhang sono rimasti proprietari dell’Inter, ma hanno diminuito gli investimenti, anche perché nel frattempo la pandemia ha peggiorato la situazione economica del club.

Nella stagione 2020-2021, in cui l’Inter vinse il suo diciannovesimo Scudetto, il club chiuse il bilancio con perdite per 246 milioni di euro: anche per questo gli Zhang furono costretti a chiedere il prestito a Oaktree. Come scrive la Gazzetta dello Sport, nelle stagioni successive l’Inter ha ridotto questo grossissimo debito, razionalizzando i costi e cedendo alcuni dei suoi giocatori migliori (come Achraf Hakimi, Romelu Lukaku e André Onana) a cifre molto superiori rispetto a quelle di acquisto. Nel 2021-2022 il bilancio era in passivo di 140 milioni e nel 2022-2023, ultima stagione della quale si conoscono le cifre, di 85 milioni di euro.

Il presidente Steven Zhang solleva con Hakan Calhanoglu la Supercoppa italiana, vinta dall’Inter lo scorso gennaio (AP Photo/Hussein Malla)

L’Inter ha continuato a essere competitiva grazie al lavoro della dirigenza, che ha creato una buona squadra prendendo diversi giocatori a basso costo (spesso a parametro zero, cioè quando il loro contratto era in scadenza, e non era quindi necessario pagare per il loro cartellino), e a quello dell’allenatore Simone Inzaghi, che ha ottenuto il meglio da tutti i suoi calciatori, valorizzandoli a livello sportivo ed economico. Anche per questo, secondo la Gazzetta dello Sport Oaktree, qualora diventasse temporaneamente proprietario dell’Inter, sarebbe intenzionato a non cambiare dirigenza e allenatore. Questa situazione, in ogni caso, potrebbe rallentare la costruzione dell’Inter per la prossima stagione, l’acquisto di nuovi giocatori e il rinnovo di contratto di quelli in squadra.