I discussi aumenti delle tariffe di Telepass che partiranno da luglio
Fino al 2021 era di fatto l'unico servizio di telepedaggio disponibile, oggi se ne sono aggiunti altri e quindi sta ripensando la propria offerta
Dal primo luglio aumenteranno le tariffe per l’uso dei servizi di Telepass, il marchio che gestisce la riscossione elettronica del pedaggio sulle autostrade italiane. Saranno aumenti consistenti, che rientrano in una revisione più ampia dell’offerta commerciale dell’azienda, intenzionata ad allargare i suoi servizi di pagamento. Di questo rincaro si è parlato molto nelle ultime settimane, sia perché si aggiunge a quelli sui pedaggi autostradali entrati in vigore da gennaio su gran parte della rete, sia perché coinvolgerà molte persone, dato che i servizi di Telepass sono assai diffusi: fino a qualche anno fa era l’unico operatore a cui ci si poteva rivolgere e aveva il sostanziale monopolio del mercato.
Con le nuove tariffe il piano che ora si chiama “Family” cambierà nome in “Base”, e passerà dagli attuali 1,83 euro a 3,90 euro al mese. Saranno offerti alcuni servizi aggiuntivi, che in passato erano riservati alle opzioni più costose: per esempio sarà possibile pagare con il dispositivo in dotazione anche altri tipi di pedaggi, come quello dell’Area C a Milano, del traghetto dello Stretto di Messina, di alcuni parcheggi convenzionati e delle cosiddette “vignette” elettroniche per accedere ad alcune autostrade straniere, come quella svizzera (si tratta di un codice QR associato alla targa, che ha sostituito il vecchio bollino che si acquistava in dogana e che si doveva applicare sul parabrezza).
Per chi ha un piano “Base” allo stesso prezzo c’è il piano “Plus”, che costerà 3,90 al mese fino alla fine del 2025, e dopo aumenterà a 4,90: sarà possibile così usare il servizio per pagare il bollo, il carburante, alcuni servizi di car sharing, il biglietto per l’ingresso a Venezia e altro. In questo modo Telepass vorrebbe incoraggiare a sottoscrivere un piano più costoso nel lungo termine, anche se nell’immediato non si avrà la percezione di aver acconsentito a un piano più caro. Per chi ha già un piano “Plus” il prezzo sarà di 5,14 euro al mese.
Telepass ha anche cambiato la tariffa e le modalità di utilizzo del piano “Pay per use”, che comporta il pagamento della tariffa solo nel mese in cui si usa effettivamente il servizio. Adesso costa 2,50 euro solo nel mese in cui si usa, e il pagamento è dovuto anche in caso di un solo accesso in autostrada col Telepass. Finora dopo il primo accesso la tariffa rimaneva fissa, dal primo luglio diventerà invece variabile e costerà 1 euro per ogni giorno di utilizzo effettivo in autostrada, e 1 euro per ogni giorno in cui si usino i servizi aggiuntivi previsti dal piano, come per esempio il pagamento dell’Area C a Milano.
Per chi è già cliente è possibile recedere dal contratto senza penali fino al 30 giugno. Molti di coloro che lo stanno facendo hanno però segnalato che gli operatori propongono automaticamente a chi chiama per disdire il contratto un anno di servizio gratuito a partire da luglio, dopo il quale si potrà scegliere se iniziare a pagare la tariffa intera o disdire.
Sia il cambiamento dell’offerta commerciale, che ha ampliato i servizi a disposizione, che le offerte per cercare di trattenere i clienti sono un tentativo di competere con i nuovi operatori che da qualche anno hanno iniziato a offrire un servizio simile a quello di Telepass, che fino al 2021 era l’unico nel campo dei servizi di telepedaggio. Le cose poi sono cambiate con una direttiva europea del 2019, recepita poi dal governo italiano nel 2021, dopo la quale venne liberalizzato il mercato di questo tipo di servizi. Da allora ci sono anche altre società che li offrono, come la compagnia di assicurazioni Unipol, che ha avviato il servizio UnipolMove, e MooneyGo. Sono sul mercato da poco tempo però, e Telepass è ancora il sistema più conosciuto, benché secondo Altroconsumo le nuove aziende abbiano offerte più vantaggiose rispetto alle nuove tariffe di Telepass.