In Messico è stata uccisa un’altra candidata sindaca

Una manifestazione a favore del presidente messicano uscente Andres Manuel Lopez Obrador a Città del Messico (Hector Vivas/Getty Images)
Una manifestazione a favore del presidente messicano uscente Andres Manuel Lopez Obrador a Città del Messico (Hector Vivas/Getty Images)

Giovedì nel Chiapas, stato del Messico meridionale sul confine con il Guatemala, alcuni uomini armati hanno sparato su un gruppo di persone riunite per una manifestazione elettorale: sono state uccise sei persone, tra cui una bambina e la candidata sindaca Lucero López Maza. López Maza aveva 28 anni e faceva parte del Partito popolare del Chiapas, di sinistra: è la ventiseiesima persona candidata al ruolo di sindaco che viene uccisa in Messico dal 23 settembre del 2023, quando sono iniziate le campagne elettorali in vista delle elezioni amministrative e parlamentari in programma il 2 giugno.

In questo caso non è chiaro se López Maza fosse esplicitamente l’obiettivo dell’attacco, perché attacchi di questo genere su gruppi di persone sono piuttosto diffusi nel Chiapas, dove due grandi cartelli della droga si stanno scontrando da tempo per ottenere il controllo della regione. Martedì undici persone erano state uccise in un attacco nel villaggio di Chicomuselo, a poche decine di chilometri dalla cittadina in cui è stata uccisa López Maza, La Concordia.

In Messico il numero di omicidi, compresi quelli per motivi politici, è particolarmente alto per via della forte presenza della criminalità organizzata legata al narcotraffico in varie parti del paese, soprattutto quelle più povere. Negli ultimi cinque anni ci sono stati almeno 30mila omicidi all’anno: sono 23 ogni 100mila abitanti, 40 volte più che in Italia, dove sono circa 0,5 ogni 100mila abitanti.