La presidente della Georgia ha messo il veto alla legge sugli “agenti stranieri”, ma questo non impedirà che entri in vigore
La presidente della Georgia, Salomé Zourabichvili, ha messo il veto alla contestata legge sui cosiddetti “agenti stranieri”, che era stata approvata definitivamente dal parlamento martedì. Da più di un mese nel paese ci sono grandi proteste popolari contro la legge, che è stata fatta sul modello di una legge russa che il regime di Vladimir Putin ha usato per far chiudere media indipendenti, organizzazioni non governative e associazioni della società civile. La legge è stata voluta fortemente dal governo guidato dal partito populista Sogno Georgiano, di cui però non fa parte Zourabichvili.
In Georgia la presidente ha un ruolo perlopiù cerimoniale, e il potere di veto le permette di fatto solo di posticipare l’entrata in vigore della legge: il parlamento può infatti respingere il veto e farla entrare in vigore ugualmente. In questo caso, la maggioranza ha abbastanza voti in parlamento per farlo, e quindi la legge entrerà comunque in vigore, con ogni probabilità.
Non è una sorpresa che Zourabichvili abbia messo il veto sulla legge, visto che aveva già dichiarato più volte le sue intenzioni. Oggi dopo aver ufficializzato la decisione ha detto di aver messo il veto su quella che ha definito «una legge russa nello spirito e nell’essenza». «Contraddice la nostra costituzione e tutti gli standard europei, quindi è un ostacolo per il nostro cammino verso l’Europa», ha detto ancora. Lo scorso dicembre la Georgia ha ottenuto lo status di paese candidato a entrare nell’Unione Europea, ma per proseguire in questo percorso dovrà dimostrare di garantire il corretto funzionamento delle istituzioni democratiche e il rispetto dello stato di diritto: i critici della legge sugli “agenti stranieri” sostengono che questa limiterà fortemente le libertà democratiche nel paese. La stessa legge, con lievi modifiche, era stata proposta già poco più di un anno fa e poi ritirata dopo grandi proteste popolari.
– Leggi anche: Un mese di proteste in Georgia, con le foto