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  • Venerdì 17 maggio 2024

Tokyo ha un problema di procioni

Da più di dieci anni ha un piano per sbarazzarsi di questi dannosi animali invasivi, ma i dati sulle catture suggeriscono che ce ne siano ancora molti in circolazione

Un procione su un albero
(REUTERS/Marc Serota)
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Nell’ultimo decennio il numero di procioni catturati a Tokyo è aumentato di quattro volte. Nel 2012, secondo i dati dell’amministrazione della città, ne erano stati catturati 259: nel 2022 invece 1.282. È un problema perché questi animali sono una specie aliena invasiva che può fare grossi danni, e si pensa che i dati sulle catture indichino che il numero totale di procioni in circolazione sia cresciuto a sua volta – e non che le operazioni di cattura siano semplicemente diventate più efficaci.

È stato stimato che nelle campagne giapponesi nel 2022 i procioni abbiano fatto danni alle coltivazioni per 450 milioni di yen, l’equivalente di 2,7 milioni di euro. Secondo alcune segnalazioni sembra anche che abbiano cacciato e ucciso salamandre a rischio di estinzione.

I procioni sono originari del Nord America, ma negli ultimi decenni si sono diffusi anche in aree urbane di altri paesi del mondo dove erano stati portati come animali da compagnia o come attrazioni all’interno di zoo privati. Sono animali con grandi capacità di adattamento agli ambienti nuovi e sono rapidi a riprodursi per cui si trovano bene nelle città, dove mangiano dalle ciotole degli animali domestici e dai bidoni della spazzatura e fanno vari danni. In alcuni casi diventano aggressivi con le persone e possono diffondere malattie.

Anche in Giappone i procioni si sono diffusi non intenzionalmente dopo che molte persone se ne procurarono come animali da compagnia, forse influenzate dalla popolare serie televisiva animata del 1977 Rascal, il mio amico orsetto. Il ministero dell’Ambiente giapponese ritiene che le attuali popolazioni di procioni presenti nel paese derivino da procioni da compagnia fuggiti o abbandonati. A Tokyo sono presenti soprattutto nelle zone collinari della parte occidentale dell’area metropolitana – che complessivamente ha quasi 14 milioni di abitanti umani. I procioni sono stati inseriti da tempo nella lista delle 156 specie aliene invasive presenti in Giappone.

In molte zone del Giappone esistono piani per la cattura e l’uccisione dei procioni, a Tokyo in particolare dal 2013. Nel comune di Ome, una città che fa parte dell’area urbana di Tokyo, i residenti possono usare delle trappole per catturarli; a Fuchu invece chi subisce danni alle coltivazioni è invitato a segnalarli alle autorità. Finora tuttavia queste iniziative non hanno fermato lo sviluppo delle popolazioni di procioni, di cui non si conosce l’esatta estensione.

Dal 2016 i procioni sono anche nell’elenco delle specie esotiche invasive di cui i paesi membri dell’Unione Europea devono cercare di evitare la diffusione per ragioni ecologiche, oltre che sanitarie. In Europa ci sono popolazioni di procioni in almeno 16 paesi e il gruppo più grande si trova in Germania. L’Italia è uno dei paesi dove sono presenti: c’è una popolazione tra Emilia-Romagna e Toscana. Dal 1996 sono considerati una specie che può «costituire pericolo per la salute e l’incolumità pubblica» nel nostro paese e da allora ne è proibita la detenzione a meno che non si abbia una specifica autorizzazione.