La Francia ha schierato l’esercito in Nuova Caledonia, dopo la dichiarazione dello stato di emergenza

Il primo ministro francese Gabriel Attal, dopo la riunione del governo in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza in Nuova Caledonia
Il primo ministro francese Gabriel Attal, dopo la riunione del governo in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza in Nuova Caledonia (ANSA/EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON)

Il governo francese ha schierato l’esercito in Nuova Caledonia, il territorio francese in Oceania dove mercoledì sera era stato dichiarato lo stato di emergenza in seguito alle violente proteste in corso da lunedì. Nel corso delle proteste sono state uccise quattro persone, fra cui un agente di polizia. Il primo ministro francese Gabriel Attal ha detto che i soldati avranno principalmente il compito di «proteggere» i porti e l’aeroporto della Nuova Caledonia dai rivoltosi.

Le proteste riguardano una proposta di riforma costituzionale che amplierebbe l’accesso al voto nell’arcipelago: secondo gli oppositori, la riforma però ridurrebbe il peso politico della popolazione indigena locale, i Kanak. La dichiarazione dello stato di emergenza annunciata mercoledì pomeriggio dal presidente francese Emmanuel Macron permetterà al ministero dell’Interno e ai prefetti di vietare le manifestazioni e i raduni negli spazi pubblici, di disporre perquisizioni amministrative e di creare perimetri di sicurezza attorno a determinati luoghi.

Lo stato di emergenza è entrato in vigore quando in Nuova Caledonia erano le 5 di giovedì mattina (le 20 di mercoledì sera in Francia): prevede tra le altre cose il blocco dell’accesso al social network TikTok dagli smartphone.