In Veneto ci sono stati vari danni per le forti piogge degli ultimi giorni
Tra la sera di mercoledì e la giornata di giovedì in varie parti del Veneto ci sono stati danni e disagi a causa delle abbondanti piogge cadute soprattutto nella notte. La protezione civile del Veneto ha dichiarato lo stato di “allarme rosso” in diverse zone della regione, tra cui i bacini dell’Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, Basso Brenta-Bacchiglione, Po, Fissero-Tartaro-Canal Bianco, Basso Adige, Basso Piave e Sile.
Dopo una riunione della protezione civile a Marghera, in provincia di Venezia, il presidente della regione Luca Zaia ha definito l’alluvione «un fenomeno eccezionale per la stagionalità e per le sue caratteristiche: acquazzoni intensi in pochissimo tempo, che non permettono uno sgombero veloce dell’acqua superficiale», e ha aggiunto che la regione è «in oggettiva difficoltà». Ha invitato i cittadini a evitare spostamenti non necessari, a fare attenzione e a stare quanto più distanti possibili dagli argini dei corsi d’acqua.
Moltissimi campi e aziende agricole sono state allagate, soprattutto a causa del cedimento degli argini di vari fossi e fiumi, ma l’acqua è entrata anche in garage, cantine e taverne.
La provincia di Vicenza è stata tra le più colpite dalle piogge. Giovedì decine di treni sono stati deviati o cancellati a causa dell’allagamento della stazione centrale della città, e ci sono stati danni strutturali a varie scuole vicino al fiume Bacchiglione, che scorre tra Vicenza e Padova. Nel comune di Malo, sempre in provincia di Vicenza, è crollato un ponte che attraversava il torrente Livergon, ma non ci sono stati feriti. Nel comune di Schio i carabinieri hanno estratto due donne rimaste intrappolate all’interno della loro auto in un sottopasso allagato.
I vigili del fuoco hanno detto di aver svolto, nelle ultime ventiquattr’ore, più di 100 interventi nella zona di Padova e altri 50 in provincia di Rovigo.