La Commissione Europea ha avviato un’altra indagine contro Meta per presunte violazioni del Digital Services Act sulla tutela dei minori

(Justin Sullivan/Getty Images)
(Justin Sullivan/Getty Images)

Giovedì la Commissione Europea ha avviato una nuova indagine formale nei confronti di Meta, la società che possiede tra gli altri i social network Facebook e Instagram, per valutare eventuali violazioni del Digital Services Act (DSA), la legge europea sulla sicurezza e la trasparenza dei servizi digitali che è in vigore dallo scorso agosto.

Secondo la Commissione, gli algoritmi di Facebook e Instagram potrebbero causare problemi di comportamento nei minori, che rischiano di diventare sempre più dipendenti dall’uso dei social e di venire a contatto con i contenuti negativi proposti insistentemente dagli algoritmi. Ci sono inoltre timori sull’efficacia dei metodi introdotti da Meta per verificare i requisiti anagrafici degli utenti minorenni e per proteggere la loro privacy.

Lo scorso aprile la Commissione aveva aperto un’altra indagine formale contro Meta, sempre per presunte violazioni del DSA, relative in questo caso alle pratiche adottate dall’azienda per contrastare la proliferazione di contenuti di disinformazione e pubblicità ingannevoli sulle sue piattaforme.