Una canzone dei Ten years after
Fatiche e bellezze
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui.
È morto David Sanborn, gran sassofonista di vario curriculum che scantonò spesso tra diversi generi, dal jazz al pop, con cospicui successi commerciali negli Stati Uniti. E poi suonò nei dischi di quasi tutti. E dico davvero: è lui che suona in How sweet it is di James Taylor, in Tenth avenue freeze-out di Springsteen, in Young americans di Bowie, in Don’t stop the dance di Bryan Ferry, in The sad cafè degli Eagles, per dire le più famose.
Quarant’anni fa oggi uscì Wake me up before you go-go degli Wham, eravamo tutti più allegri. Tutti no: eravamo più allegri noi diciannovenni.
Sì, lo so che ieri sera a qualcuno la newsletter l’ho mandata due volte, doppie scuse: è che nella concitazione del ritardo in cui già mi trovavo mi ero dimenticato un link essenziale, e quindi quella buona – per chi ne ha ricevute due – era la seconda.
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