Gli Stati Uniti vogliono mandare un nuovo carico di aiuti militari a Israele, pochi giorni dopo averne minacciato la sospensione
L’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha notificato al Congresso che intende procedere con la vendita di un nuovo carico di armi a Israele, per un valore totale di un miliardo di dollari (circa 920 milioni di euro). Lo hanno scritto tutti i principali giornali statunitensi, citando fonti all’interno del Congresso e dell’amministrazione Biden.
La decisione di inviare nuove armi a Israele, che dovrà essere approvata dal Congresso, è notevole perché appena una settimana fa gli Stati Uniti avevano deciso di sospendere l’invio di un nuovo carico di aiuti militari nel timore che potessero essere utilizzate dall’esercito israeliano nell’invasione di Rafah, città del sud della Striscia di Gaza dove in questi mesi si sono rifugiati 1,4 milioni di civili palestinesi.
Il carico di aiuti militari il cui invio era stato sospeso consisteva di 1.800 bombe da 900 chilogrammi e 1.700 bombe da 225. Biden aveva anche minacciato che gli Stati Uniti sarebbero stati pronti a sospendere l’invio di ulteriori carichi di armi se Israele avesse invaso Rafah.
Rafah è l’unico grande centro della Striscia a non essere ancora stato invaso dalle forze armate israeliane, che negli ultimi dieci giorni hanno intensificato i propri attacchi sulla città e ne hanno occupato la parte orientale, ordinando più volte l’evacuazione dell’area in vista di una possibile invasione.
Biden è da tempo molto contrario alle politiche del governo del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ma la decisione di sospendere l’invio di un nuovo carico di armi a Israele era stato a sua volta piuttosto criticato dalla comunità pro Israele degli Stati Uniti e in particolare dai grandi donatori di origine ebraica del Partito Democratico.
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