Un ex avvocato dell’esercito australiano è stato condannato per aver diffuso documenti segreti su presunti crimini di guerra australiani in Afghanistan

un uomo parla in un microfono
David McBride parla con suoi sostenitori fuori dal tribunale, prima dell'udienza in cui è stato condannato, il 14 maggio 2024 (EPA/MICK TSIKAS)

Un giudice australiano ha condannato a 5 anni e 8 mesi di carcere David McBride, un whistleblower ed ex avvocato dell’esercito australiano, per aver sottratto e diffuso documenti militari segreti. Fra il 2014 e il 2015 McBride aveva fotocopiato e portato a casa sua più di 200 documenti riservati dell’esercito australiano: li aveva poi forniti a tre giornalisti di ABC, l’emittente pubblica australiana, che li aveva usati per pubblicare un reportage secondo cui diversi soldati australiani sarebbero stati responsabili di presunti crimini di guerra in Afghanistan, fra cui l’uccisione di civili.

McBride si era dichiarato colpevole delle accuse contro di lui a novembre. Il suo avvocato ha detto che ricorrerà in appello contro la sentenza, sostenendo che McBride ritenesse di agire secondo il proprio dovere, e che la diffusione dei documenti fosse di pubblico interesse. McBride ha detto di aver raccolto e diffuso i documenti perché riteneva che i vertici militari australiani sorvegliassero eccessivamente i soldati, e di non essere soddisfatto dell’uso che ne avevano fatto i giornalisti di ABC.

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