Una canzone di Rosie Thomas
Vorreste che il tempo si fermasse?
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui.
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Il Post ha raccontato il duraturo successo britannico di una canzone dei Killers e l’assai più duratura eternità dei Fleetwood Mac.
Il weekend al Salone del Libro di Torino è stato ricco di incontri con persone interessanti – molte delle quali abbonate del Post, e grazie davvero per le generosità e le gentilezze commoventi – alcune delle quali hanno a che fare con la musica, in modi diversi. Sabato sera ho avuto una affascinante e amichevole discussione con Manuel Agnelli che, poco prima, aveva espresso con la schiettezza che gli è consueta un concetto che prima non avrei mai preso in considerazione: ovvero che qualcuno (lui, molto) possa essere infastidito – ai concerti dei propri musicisti più amati – dal fatto che il pubblico canti le canzoni. E ho dovuto spiegargli che probabilmente per me è la cosa più bella dei concerti, che il pubblico canti le canzoni: non tanto che piaccia a me, cantarle (e pure mi piace), ma mi piace proprio ascoltarle cantate da tutti. I singalong, ne ho scritto spesso qui. «Se voglio sentire Springsteen metto un disco», gli ho pure detto, con qualche avventatezza, a un certo punto dell’animato dibattito: c’era con noi anche Stefano Senardi, autorevole e amato ex discografico italiano, che si è messo dalla parte di Manuel Agnelli, e io a quel punto non ho resistito a esibire l’attacco di Dignity dei Deacon Blue a Glasgow per chiedere se non lo trovasse emozionante. Stefano ha risposto “Vabbè, 14mila scozzesi che cantano Dignity a Glasgow è diverso”, permettendoci così di concludere che “dipende”.
A proposito dei Deacon Blue e dei concerti di luglio, questo è il posto dove saremo (alcuni di voi lo conoscono dall’anno scorso): troveremo il modo di vederci, anche con buona parte delle persone del Post.
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