Emanuele Pozzolo dice che a sparare alla festa di Capodanno fu il capo scorta di Andrea Delmastro
Il deputato sospeso di Fratelli d’Italia è accusato di aver ferito un uomo con un colpo di pistola: alla festa c'era anche il sottosegretario alla Giustizia
Lunedì Emanuele Pozzolo, deputato di Fratelli d’Italia sospeso dal partito, ha parlato con gli investigatori impegnati nelle indagini sull’incidente avvenuto a Capodanno durante una festa a Rosazza, in provincia di Biella, in cui un partecipante venne ferito da un colpo di pistola. Come ha scritto la giornalista Elisa Sola su Repubblica, Pozzolo ha ribadito di non essere stato lui a sparare e ha detto che il colpo sarebbe partito accidentalmente dalla sua pistola maneggiata da Pablito Morello, agente della polizia penitenziaria e all’epoca capo scorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, esponente di Fratelli d’Italia. Finora Pozzolo aveva sempre negato di aver sparato, ma non aveva mai detto chi sarebbe stato a sparare, secondo lui.
Pozzolo è l’unico indagato per il ferimento di Luca Campana, compagno della figlia di Pablito Morello, colpito alla gamba da un proiettile partito da un piccolo revolver North American Arms LR22 di cui Pozzolo aveva il porto d’armi. Il deputato è indagato per lesioni personali colpose, omessa custodia di armi e porto abusivo di armi (secondo la procura l’arma era da considerarsi da collezione e quindi non poteva essere portata in giro). Lo sparo avvenne all’interno dei locali della Pro Loco di Rosazza, un piccolo paese in alta Valle Cervo di cui è sindaca Francesca Delmastro, sorella di Andrea Delmastro, mentre molte persone erano fuori e stavano mettendo nelle automobili le cose utilizzate durante la festa.
Secondo Pozzolo, la pistola gli sarebbe caduta di tasca e sarebbe stata raccolta da Pablito Morello, che poi avrebbe sparato, invece secondo diverse testimonianze a sparare sarebbe stato Pozzolo. Ascoltato dagli investigatori pochi giorni dopo l’evento, Campana aveva detto che il colpo sarebbe partito quando la pistola era molto vicina al tavolo, mentre Pozzolo la stava appoggiando, forse per smontarla. Anche Maverick Morello, il figlio del capo scorta, aveva accusato Pozzolo. Altre persone presenti nella sala avevano detto di aver visto Pozzolo maneggiare l’arma durante la serata, ma di non aver visto chi l’aveva in mano al momento dello sparo.
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Negli ultimi mesi gli investigatori hanno fatto alcuni test per ricostruire l’incidente e individuare le responsabilità. Pozzolo era risultato positivo alla “prova dello stub”, un test che serve a trovare eventuali residui lasciati da un colpo d’arma da fuoco sul corpo e sui vestiti di una persona. Tuttavia l’esito del test non è stato considerato conclusivo, dato che è stato eseguito solo su Pozzolo e non sugli altri partecipanti alla festa, compreso Pablito Morello. Anche una perizia balistica commissionata dalla procura aveva stabilito che la direzione del proiettile era compatibile con le testimonianze che indicavano Pozzolo come responsabile. L’esame del DNA sulle tracce trovate sulla pistola aveva individuato tre diversi profili di persone che durante la serata maneggiarono la pistola.
Pozzolo aveva detto che avrebbe parlato con la procura dopo gli esami scientifici. Repubblica scrive che Pozzolo ha spiegato agli investigatori di essersi fatto avanti solo ora perché si aspettava che in questi mesi fosse Morello a raccontare come andarono davvero le cose.