È morto a 78 anni il sassofonista statunitense David Sanborn

David Sanborn durante un concerto a Montreux, in Svizzera, il 9 luglio del 2009
David Sanborn durante un concerto a Montreux, in Svizzera, il 9 luglio del 2009 (EPA/ Martial Trezzini via ANSA)

Il sassofonista statunitense David Sanborn è morto domenica a 78 anni. La notizia è stata diffusa con un comunicato sul suo profilo Instagram, in cui si dice che è morto a causa di complicazioni legate a un cancro alla prostata, di cui soffriva dal 2018. Nonostante la malattia, Sanborn aveva continuato a suonare dal vivo e aveva concerti in programma anche per il 2025.

Nato in Florida nel 1945, Sanborn cominciò a suonare fin da ragazzino: studiò musica alla Northwestern University, in Illinois, e poi all’Università dell’Iowa, con il sassofonista J. R. Monterose. Fu attivo soprattutto dagli anni Settanta, collaborando tra gli altri con James Brown, Eric Clapton, Elton John e Stevie Wonder. Fece parte della band del popolare programma di intrattenimento televisivo Saturday Night Live e fu un ospite ricorrente nella band del Late Night with David Letterman. Vinse sei Grammy, si esibì in numerosi tour e condusse vari programmi in tv e in radio.

Anche se apprezzava il jazz, in un’intervista data a NPR nel 2008 spiegò di non essere certo che descriverlo come un musicista jazz fosse «del tutto accurato»: «Mi descriverei più che altro come un musicista uscito dal giro blues/R&B. D’altra parte, se suoni il sassofono, non puoi di certo schivare l’influenza del jazz».

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