Caitlin Clark sta cambiando la WNBA prima ancora di giocarci
Stanotte l'attesissima cestista 22enne esordirà nel principale campionato femminile statunitense di basket, portandosi dietro un enorme seguito dal basket universitario
Nella notte italiana tra martedì e mercoledì inizierà la stagione della WNBA, il campionato femminile di basket statunitense. È un evento molto atteso soprattutto perché ci sarà l’esordio di Caitlin Clark, la 22enne statunitense che è stata selezionata come prima scelta al draft (il meccanismo con cui le squadre, a turno, scelgono le nuove giocatrici arrivate nella lega) e soprattutto che ha cambiato nettamente la percezione del basket femminile. Negli ultimi due anni il campionato universitario della NCAA, in particolare quello femminile, è diventato seguitissimo principalmente grazie a Clark, e questa sua influenza si sta già vedendo anche sulla WNBA, prima ancora che Clark cominci a giocarci e prima ancora dell’inizio della stagione.
Oltre 2,4 milioni di persone hanno guardato in televisione il draft della WNBA, quasi il quintuplo rispetto al draft del 2023. Come ha scritto Bloomberg, quest’anno più che una selezione di talenti da parte delle 12 squadre il draft è stato una celebrazione di una stagione che molti si aspettano trasformerà la lega. Durante la cerimonia, la commissaria Catherine Engelbert (colei cioè che è a capo della lega) ha dato il benvenuto a tutti quelli che «diventeranno fan della WNBA da oggi in poi», conscia del fatto che molte persone cominceranno a seguire il campionato grazie a Caitlin Clark, com’è successo già per il basket universitario.
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Nella NBA, il campionato di basket maschile, ci fu un grande aumento di spettatori negli anni Ottanta, dopo che arrivarono Magic Johnson e Larry Bird, entrambi statunitensi. La loro rivalità aveva generato tantissima attenzione sin dai tempi del college, quando giocavano per Michigan State University e Indiana State University. I due si affrontarono per anni in NBA con due delle squadre più vincenti e tifate della lega, i Los Angeles Lakers e i Boston Celtics, e gli spettatori del basket universitario continuarono a seguirli, cominciando a trasformare l’NBA nel campionato ricchissimo e dal grande seguito che è oggi.
Dopo Johnson e Bird arrivò Michael Jordan, poi Kobe Bryant e Shaquille O’Neal e più di recente LeBron James e Steph Curry. La commissaria Engelbert ha detto di credere davvero che questo sia quanto potrebbe succedere adesso alla WNBA: che la popolarità di Clark possa fare da traino a quella di nuove giocatrici e della lega in generale.
Chi comincerà a beneficiarne saranno intanto le Indiana Fever, la squadra in cui giocherà Clark, sia a livello sportivo, perché il talento di Clark avrà quasi certamente un impatto notevole sul gioco e sui risultati, sia per quanto riguarda il pubblico. Nella scorsa stagione le Indiana Fever erano state la penultima squadra della lega per affluenza di spettatori, con una media di 4.067 presenti al palazzetto Gainbridge Fieldhouse. Quest’anno, sempre secondo Bloomberg, si aspettano di riempire i 17.254 posti in ognuna delle 20 partite casalinghe.
Il Wall Street Journal ha scritto che l’effetto di Clark sull’aumento di pubblico ha superato quello di altri eccezionali sportivi statunitensi del passato come il cestista Michael Jordan, il golfista Tiger Woods e la tennista Serena Williams. Tra il 2022 e il 2024 il numero di persone che ha guardato la finale NCAA femminile (alla quale Clark ha contribuito enormemente a portare per due anni consecutivi la sua squadra universitaria, le Iowa Hawkeyes) è quadruplicato, arrivando al record di 18,9 milioni di telespettatori dell’ultima finale. Clark non ha fatto crescere l’audience solo delle sue partite, ma di tutto il basket universitario femminile: il pubblico delle partite delle altre squadre è aumentato del 76 per cento nell’ultimo anno, che è stato peraltro quello in cui Clark è diventata la giocatrice con più punti segnati nella storia del college basket (femminile o maschile).
Favorita dal fatto che il basket femminile avesse margini di crescita più ampi rispetto ad altri sport (tra cui lo stesso basket maschile), con il suo eccezionale modo di giocare Clark ha fatto guadagnare allo sport tantissimi nuovi fan. Il fondatore del sito Sports Media Watch Jon Lewis ha detto al Wall Street Journal che Clark «non è solo una grande attrazione, ma ha cambiato lo status quo di ciò che il basket femminile può attirare» e che non esistono precedenti simili. Nei prossimi mesi la WNBA dovrà rinegoziare i diritti per la trasmissione televisiva delle partite: se Clark manterrà quanto promette, e il pubblico continuerà a seguirla, per il basket femminile statunitense potrebbero esserci presto cambiamenti molto grossi.