Perché Putin ha messo un economista a capo del ministero della Difesa russo?
Ad Andrei Belousov è stato dato il compito di pianificare l’economia russa per affrontare una lunga guerra in Ucraina e uno scontro prolungato con l’Occidente
Domenica il presidente russo Vladimir Putin ha nominato il vice primo ministro Andrei Belousov come ministro della Difesa in sostituzione di Sergei Shoigu, che era ministro dal 2012. Belousov è un economista di formazione e non ha nessuna esperienza militare. La sua nomina è stata percepita dagli analisti sia russi sia occidentali come un segnale del fatto che Putin è pronto a una guerra lunga in Ucraina, e ha bisogno di un economista alla Difesa per impegnare in maniera ancora più ingente ed efficiente le risorse dello stato nello sforzo bellico.
Andrei Belousov è nato nel 1959 e ha una carriera politica relativamente breve, se paragonata al grosso della classe dirigente russa attuale, che ha iniziato ad assumere incarichi pubblici negli anni Ottanta e Novanta. Belousov al contrario ha trascorso un lungo periodo come economista e consulente del governo, prima di essere nominato viceministro per lo Sviluppo economico nel 2006. Da lì ha cominciato però una carriera piuttosto rapida e per un breve periodo, nel 2020, è stato anche primo ministro.
Nel corso della sua carriera, Belousov è diventato uno degli uomini più fidati di Vladimir Putin, che gli ha dato incarichi via via più sensibili. Nel 2020 Politico lo indicò perfino tra i possibili sostituti di Putin (sebbene non tra i più papabili) in caso di morte del presidente russo.
Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina uno degli incarichi più importanti di Belousov come vice primo ministro è stato quello di supervisionare l’aumento della spesa militare e l’allargamento dell’industria militare, in particolare per la produzione di droni. È ciò che, con ogni probabilità, Belousov continuerà a fare come ministro della Difesa, su scala maggiore.
Il fatto che Belousov non abbia nessuna esperienza militare non è visto come un ostacolo al suo lavoro. Anzitutto perché nominare come ministro della Difesa un civile senza esperienza specifica è una pratica molto comune in molti paesi, anche democratici: non è compito del ministro della Difesa compilare i piani di guerra. In secondo luogo anche il predecessore Sergei Shoigu, benché nel tempo sia entrato nell’esercito e oggi sia un generale che si mostra in pubblico con la divisa piena di medaglie e mostrine, in realtà non ha una preparazione militare specifica: è un ingegnere civile, che ha iniziato la sua carriera nel settore edile.
Come ha detto a Foreign Policy Mark Galeotti, esperto di Russia che lavora per la società di consulenze britannica Mayak Intelligence, in tempo di guerra il ruolo del ministro della Difesa in Russia è quello di assicurarsi che i generali operativi nell’esercito abbiano tutte le risorse necessarie per portare avanti lo sforzo bellico: è un ruolo «a metà tra il supervisore finanziario e il rappresentante politico».
Belousov, che secondo tutte le testimonianze è un economista capace e un manager estremamente efficiente (alcuni lo definiscono un «workaholic», cioè una persona ossessionata dal lavoro), è in grado di svolgere questo ruolo: si occuperà della parte economica, e di fare in modo che l’economia russa sia riorientata a sostenere lo sforzo bellico, mentre la guida delle operazioni militari rimarrà a Valery Gerasimov, il capo di stato maggiore. Anche Shoigu, il vecchio ministro, manterrà una certa influenza sugli affari militari, perché è stato nominato segretario del Consiglio di sicurezza russo, un organo di consulenza militare e strategica.
Secondo gli analisti, la nomina di Belousov mostra che Putin è pronto a uno scontro prolungato con l’Occidente, e che si sta preparando ad assoggettare l’economia russa a questo scopo. «La priorità di Putin è la guerra, e una guerra di attrito si vince con le risorse economiche», ha detto al New York Times Alexandra Prokopenko, analista del centro studi Carnegie Russia Eurasia Center.
Questo ruolo lo ha riconosciuto anche Dmitri Peskov, il portavoce del Cremlino, che annunciando il nuovo ruolo di Belousov ha ricordato come la spesa militare russa sia passata nel corso della guerra dal 3 per cento del PIL al 6,7 per cento: queste enormi risorse economiche «sono importanti, e richiedono una gestione speciale».
Belousov ha altre due caratteristiche che lo potrebbero rendere adeguato al ruolo. Secondo varie persone che lo conoscono non è un funzionario corrotto, quanto meno «per gli standard di Mosca», come ha detto a Foreign Policy Konstantin Sonin, un economista russo dell’Università di Chicago che lo conosce da 20 anni. Per questo uno dei suoi compiti, probabilmente, sarà di ridurre il livello di corruzione nelle forze armate, che rimane altissimo. Soltanto il mese scorso Timur Ivanov, vice ministro della Difesa, è stato arrestato per aver accettato tangenti.
L’altra caratteristica di Belousov che Putin probabilmente apprezza è che il nuovo ministro non ha una base di potere personale. Essendo entrato in politica relativamente tardi, Belousov ha sempre mantenuto un profilo basso e non ha avuto modo di arricchirsi esageratamente o di crearsi una rete di persone a lui fedeli, come invece hanno fatto molti dei collaboratori di Putin, a partire dallo stesso Shoigu. Belousov, dunque, pur avendo ottenuto una posizione di notevole potere, non dovrebbe costituire una minaccia politica per Putin.