È morta la scrittrice canadese Alice Munro
Considerata una «maestra del racconto contemporaneo», aveva vinto il Premio Nobel per la Letteratura nel 2013; aveva 92 anni
Lunedì 13 maggio è morta la scrittrice canadese Alice Munro, vincitrice del Premio Nobel per la Letteratura nel 2013. Aveva 92 anni e soffriva da circa un decennio di una malattia neurodegenerativa. La notizia è stata diffusa dai suoi familiari al giornale canadese The Globe and Mail martedì.
Munro era una scrittrice di racconti. È una forma di narrativa che spesso viene trascurata rispetto ai romanzi, ma che nel caso della scrittrice canadese, grazie alla sua abilità nel dare grande profondità psicologica ai personaggi anche in poche pagine, era stata celebrata dalla critica e paragonata proprio alla scrittura romanzesca. La scrittrice statunitense Cynthia Ozick l’aveva definita la «Čechov canadese», facendo riferimento al celebre scrittore russo dell’Ottocento, noto per drammi teatrali e racconti. Lo stesso Nobel le era stato assegnato in quanto «maestra del racconto contemporaneo». Munro era stata la prima persona canadese a vincere il prestigioso riconoscimento letterario internazionale.
Per le sue condizioni di salute Munro non andò a Stoccolma per ricevere il Nobel, e invece di un discorso in presenza mandò un videomessaggio di circa 30 minuti.
Munro era nata a Wingham, una cittadina rurale dell’Ontario che ha meno di 3mila abitanti, nel 1931. Il suo nome da nubile era Alice Laidlaw, ma firmò sempre i propri libri usando il cognome del primo marito, il libraio James Munro – è una scelta comune a molte scrittrici di lingua inglese, dato che nei paesi anglosassoni, ancora oggi, le donne adottano i cognomi dei coniugi.
Munro potè iscriversi all’università grazie a una borsa di studio, ma abbandonò il corso di laurea quando si sposò nel 1951 e divenne una casalinga. Tra gli anni Cinquanta e Sessanta ebbe quattro figlie e si dedicava alla scrittura nei ritagli di tempo: anche per questo fin da subito scriveva storie in formati brevi. Inizialmente i suoi racconti furono pubblicati su alcune riviste o letti alla radio e poi, a partire dal 1968, in forma di libro. Negli anni hanno vinto numerosi premi letterari e a partire dal 1977 alcuni erano stati pubblicati anche sul New Yorker, l’influente rivista statunitense.
I racconti di Munro sono in gran parte dedicati a descrivere l’esperienza di vita femminile nel corso del Novecento in un contesto come quello canadese. Le prime raccolte, come La danza delle ombre felici del 1968 e La vita delle ragazze e delle donne del 1971, raccontano vicende di formazione di giovani donne, mentre nei racconti più recenti, come quelli di Nemico, amico, amante… del 2001 e In fuga del 2004, le protagoniste sono donne di mezza età o anziane. Un’altra caratteristica della produzione letteraria della scrittrice è il realismo con cui è rappresentata la provincia canadese e la sua società.
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Le raccolte di racconti di Munro sono molto apprezzate dalla critica e da altri scrittori, ma anche da un gran numero di lettrici e lettori. Prima del Nobel, nel 2009, Munro aveva vinto anche il Man Booker International Prize, che all’epoca era un importante premio alla carriera per gli scrittori di lingua inglese.
In Italia i suoi libri sono stati pubblicati a partire dagli anni Novanta. Le prime a essere tradotte furono proposte da piccoli editori (Serra e Riva, la femminista La Tartaruga ed E/O); a partire dal 2000, con Il sogno di mia madre, sono state tutte pubblicate o ripubblicate da Einaudi, nelle traduzioni di Susanna Basso. La più recente è Uscirne vivi, del 2012.
In più occasioni nel corso della propria carriera Munro disse di voler provare a scrivere un romanzo, mentre in altri momenti disse che non lo avrebbe mai fatto. Il suo secondo libro, La vita delle ragazze e delle donne, è definito “romanzo” dalle case editrici che lo pubblicano, ma Munro disse di considerarlo una collezione di racconti legati tra loro e non un «vero romanzo».
Nello stesso anno in cui le fu assegnato il Nobel Munro annunciò che non avrebbe più scritto per le sue condizioni di salute.