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  • Lunedì 13 maggio 2024

Cosa sta succedendo a Kharkiv 

Negli ultimi giorni la Russia ha iniziato una nuova ingente offensiva nel nord-est dell'Ucraina e sta avanzando con una certa rapidità, mostrando tutte le difficoltà dell'esercito ucraino

Una donna anziana su una macchina, visibilmente spaventata, durante l'evacuazione di Vovchansk, a una settantina di chilometri da Kharkiv
Una donna durante l'evacuazione di Vovchansk, a una settantina di chilometri da Kharkiv (AP Photo/Evgeniy Maloletka)
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Negli ultimi giorni l’esercito russo ha iniziato una nuova offensiva nella regione di Kharkiv, nel nord-est dell’Ucraina, con bombardamenti, lanci di droni, assalti di artiglieria e la conquista di almeno nove cittadine. Gli attacchi hanno aperto un nuovo fronte, in territori che l’Ucraina controlla dal settembre del 2022, quando con una grossa controffensiva aveva respinto l’esercito russo al di là del confine e riconquistato la parte settentrionale del paese che era stata occupata dai russi nei mesi precedenti.

Non è ancora del tutto chiaro quale sia la portata dell’offensiva russa, ma è evidente che si tratta di una delle più grosse almeno da vari mesi a questa parte. L’esercito russo è partito da Belgorod, città russa che si trova non lontano dal confine, ed è penetrato in territorio ucraino per vari chilometri, con l’intento chiaro di sfondare le difese ucraine.

L’obiettivo dei russi potrebbe essere conquistare Kharkiv, che è la capitale della regione omonima, la seconda città più grande dell’Ucraina (ci vivono ancora più di 1 milione e 300mila persone) e un importante centro industriale. Alcuni analisti ipotizzano inoltre che la Russia stia utilizzando l’offensiva a Kharkiv per costringere l’Ucraina a spostare parte dei propri soldati dai fronti nel Donbass, dove si concentrano gli interessi russi e la situazione della guerra è in stallo da tempo.

La rapidità di avanzamento dell’esercito russo negli scorsi giorni non si vedeva dalle prime fasi dell’invasione nel 2022. Gli attacchi russi hanno colpito le città di Vovchansk, Borysivka, Ohirtseve, Pylna, Strilecha e una serie di insediamenti lì vicino: venerdì il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva detto che era in corso «una feroce battaglia» in direzione di Kharkiv e, dopo intensi bombardamenti e combattimenti, circa 4mila civili sono stati evacuati dalle proprie abitazioni.

Stiamo comunque ancora parlando di conquiste abbastanza limitate, e tutte a ridosso del fronte: per ora il grosso delle difese ucraine sta reggendo ai tentativi di sfondamento dei russi, ma le cose potrebbero cambiare anche in poco tempo.

Vovchansk, che si trova a una settantina di chilometri da Kharkiv, è stata una delle città più colpite: in tre giorni ha subìto danni superiori a quelli subiti nei primi sei mesi di occupazione russa all’inizio della guerra. Oleksii Kharkivsky, capo di un’unità speciale della polizia di Vovchansk, ha detto a Le Monde che l’esercito russo ha colpito la città con circa venti bombe, ognuna da circa 500 chilogrammi. I civili evacuati sono stati portati proprio a Kharkiv, la capitale dell’omonima regione: la città è a una trentina di chilometri dal fronte, ma ha comunque subìto diversi attacchi missilistici nelle ultime settimane.

I successi russi sul campo sono stati pubblicamente ammessi anche dall’esercito ucraino: «Al momento il nemico sta ottenendo una serie di successi tattici», ha detto lunedì lo Stato maggiore generale dell’esercito ucraino in un comunicato. Oleksandr Syrsky, capo dell’esercito ucraino, ha parlato di un «peggioramento significativo della situazione» nella regione di Kharkiv.

L’offensiva russa nella regione di Kharkiv non era inaspettata, ed era stata anticipata nelle scorse settimane anche da attacchi mirati compiuti proprio a Kharkiv, in città. Nonostante questo, l’esercito ucraino si è trovato non solo impreparato a contrastarla, ma anche piuttosto diviso al suo interno: nei giorni immediatamente successivi agli attacchi russi i vertici dell’esercito si sono reciprocamente accusati di non aver predisposto sufficienti difese per prevenire gli attacchi russi.

Un uomo guarda da lontano la propria casa distrutta da un attacco russo a Vovchansk, a una settantina di chilometri da Kharkiv

Un uomo guarda da lontano la propria casa distrutta da un attacco russo a Vovchansk, a una settantina di chilometri da Kharkiv (AP Photo/Evgeniy Maloletka)

Denys Yaroslavsky, comandante dell’esercito, ha scritto sul proprio profilo Facebook che «la prima linea di fortificazioni e le mine erano praticamente inesistenti», e ha aggiunto che le forze russe sono «liberamente entrate» in aree vicine al confine che in teoria erano sotto il controllo ucraino. Altri funzionari dell’esercito ucraino hanno negato che le proprie forze fossero impreparate e hanno accusato i propri colleghi di assecondare la disinformazione russa sull’operato dell’esercito ucraino.

Nel frattempo, alcuni soldati ucraini sul campo si sono lamentati della mancanza di munizioni e soldati sufficienti a rispondere agli attacchi russi: a Le Monde, un soldato ucraino ha detto che «La difesa di Vovchansk non era stata preparata» e che «i mezzi necessari non erano nell’area per bloccare l’offensiva». Nel frattempo l’esercito ucraino ha già iniziato a spostare alcuni soldati dal Donbass, la regione più orientale dell’Ucraina che in buona parte è stata occupata dalla Russia all’inizio della guerra.

Gli attacchi hanno reso evidenti le difficoltà che l’Ucraina sta avendo negli ultimi mesi. Il presidente Volodymyr Zelensky si è più volte lamentato pubblicamente per la scarsità di armi a disposizione del paese, chiedendo maggiori aiuti ai paesi occidentali. Da tempo inoltre l’esercito ucraino è sempre più a corto di soldati, oltre che di mezzi, e i vertici militari hanno più volte detto che sarebbero necessari 500mila nuovi soldati per fornire ricambio a quelli impegnati da oltre due anni in prima linea e per rispondere alle offensive russe.

Per questo motivo a metà aprile il parlamento aveva approvato, dopo averla bloccata per mesi, una legge per riformare le regole per il reclutamento dei civili nelle forze armate, abbassando ad esempio l’età di leva da 27 a 25 anni. A inizio maggio, inoltre, il parlamento ucraino ha approvato una legge che dà la possibilità ai detenuti condannati per alcuni tipi di reati non gravi di arruolarsi nell’esercito e combattere contro la Russia: in cambio, alla fine della guerra i detenuti otterranno il rilascio in libertà condizionale.

Edifici danneggiati dda un attacco missilistico russo a Kharkiv, il 10 maggio 2024

Edifici danneggiati dda un attacco missilistico russo a Kharkiv, il 10 maggio 2024 (REUTERS/Vyacheslav Madiyevskyy)

È presto per capire la portata degli attacchi russi nella regione di Kharkiv. Secondo alcuni analisti l’apertura di questo nuovo fronte avrà comunque effetti limitati e non porterà a una grossa evoluzione dell’andamento della guerra, ma molto dipenderà da quanto le difese ucraine saranno in grado di reggere. Secondo Franz-Stefan Gady, analista militare di Vienna ascoltato dal New York Times, gli attacchi russi dimostrano però quanto la Russia sia in grado di sfruttare il principale svantaggio ucraino al momento, cioè la mancanza di uomini, per assottigliare la linea del fronte, creando potenzialmente le condizioni per una grossa svolta sul campo.