Più di 1.700 civili hanno dovuto lasciare la regione di Kharkiv, nel nord-est dell’Ucraina, a causa di intensi attacchi russi

La polizia ucraina aiuta una coppia di anziani ad allontanarsi da Vovchansk, una città nella regione di Kharkiv, il 10 maggio (Ukrainian Police via AP)
La polizia ucraina aiuta una coppia di anziani ad allontanarsi da Vovchansk, una città nella regione di Kharkiv, il 10 maggio (Ukrainian Police via AP)

Venerdì 1.775 civili hanno dovuto lasciare la propria casa durante un’operazione di evacuazione della regione di Kharkiv, nella parte nord-orientale dell’Ucraina, in seguito a intensi attacchi da parte della Russia. Lo ha comunicato sabato Oleh Syniehubov, il governatore della regione.

Kharkiv è la seconda città più grande dell’Ucraina e uno dei principali obiettivi dell’offensiva russa in questa fase della guerra. Ieri Syniehubov aveva detto che le forze ucraine avevano respinto un tentativo dell’esercito russo di sfondare le linee difensive nella zona, e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva parlato di una «feroce battaglia». Almeno tre persone sono state uccise nei combattimenti.

La situazione resta ancora piuttosto confusa, e non è chiaro se la Russia sia effettivamente riuscita ad avanzare nella zona di Kharkiv, che da settembre del 2022 è controllata in gran parte dall’Ucraina.