In Cina i prezzi sono aumentati per il terzo mese consecutivo, un buon segnale per l’economia del paese che è da tempo in difficoltà
In Cina ad aprile i prezzi al consumo sono risultati in aumento per il terzo mese consecutivo, dello 0,1 per cento rispetto al mese precedente e dello 0,3 per cento rispetto ad aprile del 2023. È un aumento limitato ma comunque significativo, soprattutto perché segue un periodo in cui i prezzi erano scesi, un pessimo segnale per l’economia che indica una domanda di consumi poco sostenuta.
In Cina è tornata quindi a esserci inflazione, seppure molto moderata e lontana da quella che si è vista nella maggior parte delle economie avanzate negli ultimi tre anni: i dati di aprile indicano che la domanda cinese di consumi è tornata a essere dinamica e a fare pressione sui prezzi. È un buon segno per l’economia del paese, che sta passando da tempo un periodo complicato: è ancora in crisi il settore immobiliare, che per anni è stata la principale spinta alla crescita del paese, la disoccupazione giovanile è altissima, i consumi sono bassi, le esportazioni non crescono più come un tempo, e le aziende straniere stanno andando altrove anche a causa delle grosse restrizioni anti spionaggio imposte dal governo di Xi Jinping.
Il miglioramento si vede anche dal Prodotto Interno Lordo, che nel primo trimestre del 2024 è cresciuto del 5,3 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, oltre le aspettative degli analisti internazionali.
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