La Rai ha detto che la pubblicazione dei risultati parziali del televoto della semifinale dell’Eurovision è stata un errore
Giovedì sera durante la trasmissione della seconda semifinale dell’Eurovision Song Contest, la più seguita competizione musicale europea, su Rai 2 è apparso un sottopancia, cioè una di quelle grafiche con scritte che compaiono nella parte bassa della tv, che mostrava le percentuali dei voti assegnati ai vari concorrenti dal pubblico italiano. Venerdì la Rai ha detto che la pubblicazione dei voti è stata dovuta a «un inconveniente tecnico» e che i dati erano «del tutto parziali» e incompleti. La Rai ha spiegato anche che il regolamento di questa edizione dell’Eurovision Song Contest vieta la pubblicazione dei dati prima dell’annuncio del risultato finale, e l’emittente si è scusata con l’European Broadcasting Union (EBU), l’ente che organizza l’Eurovision.
La diffusione dei dati era apparsa da subito molto inconsueta perché la Rai era stata l’unica emittente a farlo tra quelle dei moltissimi paesi che trasmettono l’evento, trasgredendo la prassi abituale di pubblicarli solo dopo la finale. Ma quei risultati avevano attirato molte attenzioni anche perché mostravano che l’artista israeliana Eden Golan, la cui partecipazione è stata molto criticata per via dell’invasione della Striscia di Gaza da parte di Israele, aveva ricevuto quasi il 40 per cento dei voti.
Nessuno degli altri concorrenti ha ricevuto più del 10 per cento: quella israeliana era una percentuale sorprendente e difficile da spiegare, anche ipotizzando un alto gradimento della canzone nel pubblico italiano. L’anomalia è probabilmente dovuta alla parzialità dei risultati. Nelle ultime ore ha comunque influenzato molto le stime delle probabilità di vittoria elaborate dalle agenzie di scommesse: la classifica aggregata pubblicata dal sito Eurovisionworld venerdì dà Israele come secondo favorito dopo la Croazia, mentre fino a giovedì era ottavo (l’Italia, con Angelina Mango, è settima).
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