In Croazia il centrodestra proverà a formare un governo con l’estrema destra
Il primo ministro uscente Andrej Plenković intende allearsi con i nazionalisti del Movimento Patriottico, che chiedono di escludere i partiti della minoranza serba
Andrej Plenković, attuale primo ministro della Croazia e leader del partito di centrodestra Unione democratica croata (HDZ), ha annunciato di aver trovato un accordo per formare un governo con il partito di estrema destra Movimento Patriottico (DP). Lo scorso 17 aprile HDZ aveva vinto le elezioni parlamentari, ma non era riuscito a ottenere abbastanza seggi per avere la maggioranza: nelle ultime settimane Plenković ha quindi negoziato con le altre forze politiche per cercare di formare una coalizione che sostenesse un suo terzo governo.
Se l’accordo fosse confermato sarebbe la prima volta che il DP entra in una coalizione di governo. È un partito piuttosto nuovo, fondato nel 2020 e composto in gran parte da nazionalisti radicali e conservatori che hanno abbandonato l’HDZ. In un’intervista con la rete televisiva N1 l’analista croato Zarko Puhovski l’ha paragonato al partito di estrema destra tedesco Alternative für Deutschland (AfD).
Il DP ha posto come condizione per qualsiasi accordo con l’HDZ l’esclusione dalla coalizione del principale partito che rappresenta la minoranza serba, il Partito Democratico Serbo Indipendente (SDSS), causando forti preoccupazioni su possibili tensioni e violenze nel paese.
I rapporti tra la minoranza serba e il resto della popolazione croata sono complessi e delicati fin dai tempi della sanguinosa guerra d’indipendenza croata, combattuta negli anni Novanta, con tensioni che negli ultimi decenni si sono generalmente appianate senza mai esaurirsi del tutto. Finora il partito di Plenković, che è al governo dal 2016, aveva mantenuto relazioni positive e di collaborazione con l’SDSS. Plenković è inoltre un politico di centrodestra con posizioni europeiste, diverse da quelle euroscettiche del DP. Commentando l’esclusione dei partiti serbi dalla coalizione di governo, Plenković ha insistito sul fatto che la posizione inclusiva di un suo eventuale nuovo governo nei confronti della minoranza serba non cambierà.
Oltre al Partito Democratico Serbo Indipendente, il DP ha chiesto di escludere da un’eventuale coalizione anche il partito ecologista e progressista Mozemo!, che alle elezioni di aprile è risultato il quarto più votato.
L’accordo di governo deve essere approvato da un voto in parlamento previsto per i prossimi giorni: per l’approvazione servono almeno 76 voti, cioè la maggioranza dei 151 deputati totali del parlamento unicamerale croato. Il leader del DP, Ivan Penava, ha detto che se l’accordo verrà approvato il suo partito otterrà almeno tre ministeri.