I momenti prima dell’arresto di Matteo Falcinelli a Miami
Sono documentati in un altro video diffuso dal Quotidiano Nazionale: sembra che lui tocchi un agente con un dito, poi viene buttato a terra e ammanettato
Negli ultimi giorni sono emerse nuove informazioni sull’arresto di Matteo Falcinelli, il ragazzo italiano che lo scorso 25 febbraio fu arrestato e poi rilasciato a Miami, negli Stati Uniti. Del caso si sta parlando parecchio soprattutto a causa di alcuni video, diffusi dal Quotidiano Nazionale, che mostrano i poliziotti trattare con violenza Falcinelli durante e dopo l’arresto, fino a provocargli ferite al volto e al corpo. Inoltre il dipartimento di Stato statunitense ha commentato per la prima volta la vicenda: «Riconosciamo le preoccupazioni sollevate dal governo italiano e dalla famiglia Falcinelli», ha detto un portavoce all’agenzia Ansa, aggiungendo che la polizia di Miami ha aperto un’indagine sul caso.
Un primo video, diffuso la settimana scorsa e ripreso in una stazione di polizia dalla bodycam di uno degli agenti coinvolti, mostrava vari poliziotti immobilizzare il ragazzo e legargli le mani e i polsi dietro la schiena, con una pratica controversa nota come hogtie. Il Quotidiano Nazionale ha poi diffuso un secondo video, sempre della bodycam di un agente, che mostra il momento in cui Falcinelli viene arrestato. Il video dura circa tre minuti: si vede Falcinelli in una strada di Miami nella notte tra il 24 e il 25 febbraio, fuori da un locale nel quale aveva passato la serata. È in piedi accanto a un’auto della polizia e sta parlando con due agenti.
Dice loro di avere «i miei diritti», mentre i poliziotti gli chiedono di andarsene. Falcinelli chiede che gli siano restituiti i suoi due telefoni cellulari, sostenendo di averli persi all’interno del locale, ma i due dicono di non sapere dove siano. «Se mi tocchi vai in prigione», dice Falcinelli a un agente. «Vai a casa», gli rispondono. Falcinelli si avvicina poi a un poliziotto e sembra che lo tocchi con un dito, in maniera non violenta (dalle immagini non si capisce se l’agente sia stato effettivamente toccato o meno). A quel punto i poliziotti lo buttano per terra e lo ammanettano con le mani dietro alla schiena, dicendo: «Non fare resistenza». Falcinelli dice più volte: «Non sto facendo resistenza».
Le immagini che seguono sono piuttosto confuse: secondo la ricostruzione di vari giornali, tra cui Quotidiano Nazionale e Repubblica, un dipendente del locale sarebbe uscito e avrebbe riconsegnato agli agenti i due cellulari di Falcinelli. Si vede poi che questi li posizionano per terra, vicino al ragazzo. Falcinelli viene quindi fatto salire in macchina, mentre ripete di essere stato arrestato «senza motivo». Il video finisce quando Falcinelli sale in macchina. Repubblica però ha scritto che in seguito sarebbero arrivate sul posto altre otto auto della polizia, e i poliziotti avrebbero spento volontariamente l’audio delle bodycam: secondo i familiari del ragazzo, l’avrebbero fatto per concordare una versione dei fatti che legittimasse l’arresto.
La scorsa settimana era stato diffuso un altro video che mostrava i momenti successivi all’arresto, all’interno della stazione di polizia nella quale era stato portato Falcinelli: si vedono quattro agenti immobilizzarlo legandogli insieme i polsi e le caviglie, mentre lui grida e prova a girarsi, in uno stato di evidente vulnerabilità. La famiglia di Falcinelli aveva riferito che, dopo essere stato legato, il ragazzo sarebbe rimasto in quella posizione per 13 minuti, senza che ci fosse nessuno nella stanza con lui.
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Falcinelli era stato rilasciato su cauzione tre giorni dopo l’arresto, a fine febbraio, e dovrebbe rientrare in Italia a metà maggio. Aveva accettato la proposta della giudice di far cadere tutte le accuse in cambio dell’impegno a frequentare un programma rieducativo. I video dell’arresto e delle relative violenze erano però stati consegnati agli avvocati settimane dopo, ad aprile.
Matteo Falcinelli ha 25 anni ed è di Spoleto, in provincia di Perugia. Si trova a Miami perché frequenta un corso di laurea in management alla Florida International University. La vicenda che ha portato all’arresto non è ancora del tutto chiara: Falcinelli era entrato in uno strip club a nord di Miami, il Dean’s Gold, ma secondo la sua famiglia lo avrebbe fatto credendo che si trattasse di un bar normale, e non di un locale frequentato da sex worker. Secondo il racconto della famiglia, nel locale gli sarebbe stata offerta la compagnia di una donna per 500 dollari, e non si sa se poi Falcinelli abbia rifiutato di pagare o abbia pagato e poi chiesto indietro la somma. A quel punto si sarebbe accorto della mancanza dei suoi due cellulari e ci sarebbe stato un diverbio con il buttafuori. Dal locale avevano poi chiamato la polizia, che una volta arrivata aveva accompagnato il ragazzo all’esterno e lì lo aveva arrestato.
In base a quanto si legge nel rapporto investigativo della polizia di Miami, a cui Repubblica ha avuto accesso, prima di entrare in carcere Falcinelli sarebbe stato portato in ospedale per fare alcune visite a causa delle ferite. Repubblica ha pubblicato anche alcune foto dei lividi e dei tagli che Falcinelli aveva sulla schiena, sulle braccia e sulle mani, scattate all’uscita dal carcere.