Israele ha riaperto il varco di Kerem Shalom per permettere l’ingresso di aiuti umanitari
Israele ha riaperto mercoledì il varco di Kerem Shalom, nella parte meridionale della Striscia di Gaza, per permettere l’ingresso di aiuti umanitari: la riapertura è particolarmente importante perché ieri, martedì, era stato chiuso anche il varco di Rafah, dove l’esercito israeliano ha avviato una serie di operazioni militari e ripreso i bombardamenti. Il varco di Kerem Shalom, con Israele, era chiuso da domenica, dopo un attacco con razzi rivendicato da Hamas che aveva provocato la morte di quattro soldati israeliani e il ferimento di dieci. Dal varco, prima della sua chiusura, passavano oltre 120 camion di aiuti umanitari al giorno: con la chiusura si era di fatto bloccato il flusso di aiuti e di carburante, necessario per i generatori che forniscono l’energia elettrica.
La riapertura è stata favorita da forti pressioni del governo statunitense sul primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Il varco di Rafah con l’Egitto è però al momento ancora chiuso. L’esercito israeliano ha occupato la zona e si prepara all’invasione di terra della città, un’operazione particolarmente temuta per le conseguenze umanitarie che potrebbe avere sui circa 1,4 milioni di civili che si sono rifugiati lì, in fuga dalle altre città della Striscia già invase e bombardate da Israele.