La Federal Aviation Administration ha aperto un’indagine per verificare lo stato di sicurezza degli aerei Boeing 787 Dreamliner
Martedì la Federal Aviation Administration (FAA), l’agenzia federale degli Stati Uniti che si occupa della sicurezza e dei controlli relativi all’aviazione, ha aperto un’indagine nei confronti della grande azienda statunitense produttrice di aerei Boeing.
La FAA ha spiegato che l’indagine servirà a verificare che l’azienda abbia effettuato tutte le ispezioni richieste sulla sicurezza degli aerei modello 787 Dreamliner, e in particolare i controlli relativi all’impianto elettrico e ai collegamenti delle ali alla fusoliera.
L’indagine è iniziata dopo la segnalazione di Scott Stocker, un dipendente di Boeing, che lo scorso marzo aveva volontariamente contattato la FAA dopo avere riscontrato delle irregolarità nelle ispezioni: secondo Stocker, diversi dipendenti avevano violato le politiche aziendali non completando le ispezioni, ma segnalando nei registri di averlo fatto comunque.
Negli ultimi mesi l’azienda era stata al centro di molte attenzioni per alcuni incidenti avuti dai suoi aerei, fra cui uno in cui un aereo aveva perso un pezzo di fusoliera mentre era in volo, negli Stati Uniti. L’uso degli aerei di quel modello (737 Max 9) era stato perciò temporaneamente sospeso in molti paesi e la National Transportation Safety Board, l’ente statunitense che indaga sugli incidenti aerei, aveva aperto un’indagine al riguardo.
A marzo erano state annunciate le dimissioni dell’amministratore delegato Dave Calhoun, che lascerà l’azienda entro la fine del 2024, e di due importanti dirigenti: il presidente del consiglio di amministrazione Larry Kellner, che ha fatto sapere che non si ricandiderà per il ruolo, e il direttore della divisione che produce aerei commerciali, Stan Deal.