In Togo il partito del presidente Faure Gnassingbé ha vinto le elezioni legislative e ha ottenuto la maggioranza in parlamento
In Togo, il partito del presidente Faure Gnassingbé, l’Unione per la Repubblica (Unir), ha vinto le elezioni legislative di lunedì 29 aprile ottenendo 108 seggi su 113 all’Assemblea nazionale, il parlamento unicamerale del paese. I risultati, comunicati sabato scorso dalla Commissione elettorale nazionale e che per diventare ufficiali dovranno ora essere confermati dalla Corte costituzionale, rappresentano una vittoria per il presidente Gnassingbé che è al potere dal 2005 e che in base alla nuova Costituzione approvata a fine marzo potrebbe essere eletto per un nuovo mandato alla fine del 2025.
La riforma costituzionale, che prevede il passaggio da un sistema di governo presidenziale a uno parlamentare, era stata criticata dalle opposizioni che avevano denunciato un «colpo di stato istituzionale» voluto da Gnassingbé, che ha 57 anni. Dopo la diffusione dei risultati delle elezioni legislative, il portavoce del partito al governo ha detto che «i togolesi si sono espressi chiaramente» a loro favore, mentre Eric Dupuy, di un partito di opposizione, ha dichiarato che «ciò che sta accadendo in Togo è simile a quanto accaduto in Corea del Nord», dove c’è una dittatura.
Il Togo è un paese dell’Africa occidentale, ha circa 8,6 milioni di abitanti e confina con il Ghana, il Benin e il Burkina Faso; fu prima una colonia della Germania e poi della Francia, da cui ottenne l’indipendenza nel 1960. Per gran parte della sua storia recente è stato governato dal sergente Étienne Eyadéma, che guidò il paese in maniera autoritaria da un colpo di stato nel 1967 fino alla sua morte, nel 2005. Faure Gnassingbé è suo figlio.