“Io Capitano” ha vinto il David di Donatello per il miglior film
Altri premi importanti sono stati assegnati a "C'è ancora domani" di Paola Cortellesi, "Palazzina Laf" di Michele Riondino e "Rapito" di Marco Bellocchio
Venerdì sera negli studi di Cinecittà, a Roma, sono stati assegnati i David di Donatello, i più importanti premi del cinema italiano. Il film che ha ottenuto il premio più importante della serata è stato Io Capitano, il film di Matteo Garrone che racconta la storia di un ragazzo senegalese che cerca di raggiungere l’Italia via mare. Oltre a quello per il miglior film ha vinto anche i premi per la miglior regia, il miglior produttore, il miglior autore della fotografia (Paolo Carnera), il miglior suono, il miglior montaggio e i migliori effetti visivi.
È stato molto premiato anche C’è ancora domani, il primo film da regista di Paola Cortellesi, che negli ultimi mesi aveva già avuto uno straordinario successo, diventando il più visto in Italia nel 2023. Il film, in bianco e nero, racconta la storia di una donna vittima di violenza domestica nell’Italia del secondo dopoguerra: aveva ricevuto un numero record di candidature, diciannove, a pari merito con quelle ricevute nel 2014 da Il capitale umano di Paolo Virzì. Ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura originale, il miglior esordio alla regia, la miglior attrice protagonista (alla stessa Cortellesi), la migliore attrice non protagonista (Emanuela Fanelli), il David Giovani e il David dello spettatore, assegnato al film italiano che ha totalizzato il maggior numero di presenze di spettatori (e non il maggior incasso).
Il premio al miglior attore protagonista è stato assegnato a Michele Riondino per il film Palazzina Laf, da lui anche diretto. Tratto dal libro Fumo sulla città dello scrittore Alessandro Leogrande, Palazzina Laf racconta la storia della palazzina dove gli operai dell’Ilva considerati “scomodi” venivano mandati a lavorare per punizione. Ha vinto anche altri due premi: quello per il miglior attore non protagonista, assegnato a Elio Germano, e quello per la miglior canzone originale (“La mia terra”, di Diodato).
Altro film che si è aggiudicato diversi premi è Rapito di Marco Bellocchio, che racconta il caso di Edgardo Mortara, bambino ebreo di Bologna sottratto alla famiglia dalle autorità ecclesiastiche nel 1858: ha vinto diversi premi tecnici, tra cui quelli per la miglior scenografia, i migliori costumi, il miglior trucco e la migliore acconciatura, ma anche quello per la migliore sceneggiatura adattata.
Altri David assegnati sono stati quello per il miglior film internazionale, andato ad Anatomia di una caduta di Justine Triet, quello per il miglior documentario, a Laggiù qualcuno mi ama di Mario Martone (sulla vita e la carriera del regista Massimo Troisi), e quello per il miglior cortometraggio, al film animato The Meatseller di Margherita Giusti. Il gruppo musicale Subsonica ha vinto il premio per il miglior compositore per il film Adagio. La chimera, film di Alice Rohrwacher candidato in tredici categorie, non si è aggiudicato nessun premio, ma è stato molto lodato da Justine Triet sul palco.
Il David speciale – un premio del concorso generalmente assegnato a personaggi con una carriera particolarmente meritevole nel cinema – è stato assegnato al giornalista, autore e conduttore televisivo Vincenzo Mollica, «per aver raccontato per oltre quarant’anni il mondo dello spettacolo in Italia». I David alla carriera sono invece stati assegnati al compositore Giorgio Moroder – già premiato in passato con tre premi Oscar, nel 1979 per la colonna sonora di Fuga di mezzanotte, nel 1984 per la miglior canzone (nel film Flashdance) e nel 1987 per la canzone “Take My Breath Away” di Top Gun – e all’attrice Milena Vukotic, nota soprattutto per il ruolo di Pina Fantozzi, moglie del ragioniere Ugo protagonista della saga di Paolo Villaggio.