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  • Sabato 4 maggio 2024

I Conservatori britannici hanno straperso le elezioni locali

Si votava in circa cento città in Inghilterra, e il partito di Rishi Sunak ha praticamente dimezzato i consiglieri che aveva

(Toby Melville/Pool Photo via AP)
(Toby Melville/Pool Photo via AP)
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Giovedì si sono tenute le elezioni per rinnovare circa un centinaio di consigli comunali in Inghilterra, la più popolosa delle nazioni del Regno Unito. Lo scrutinio in quasi tutte le città è iniziato venerdì sera e si è concluso nelle prime ore di sabato con un risultato molto netto: il Partito Conservatore, che controlla il governo nazionale da quasi quindici anni, è andato molto male, perdendo circa 450 seggi di consiglieri rispetto alle scorse elezioni (in tutto si votava per circa 2.600 seggi).

Alcuni esperti l’hanno già definita una delle peggiori sconfitte elettorali degli ultimi 40 anni, per il partito. La sconfitta ha assunto dimensioni ingenti anche perché nelle precedenti elezioni locali di queste città, tenute nel 2021, i Conservatori avevano stravinto. A questo giro sono andati invece molto bene i Laburisti, il principale partito di opposizione, che rispetto alle scorse elezioni hanno guadagnato 173 seggi e ottenuto l’elezione di circa mille consiglieri su 2.600.

Il risultato riflette ciò che i sondaggi a livello nazionale indicano da mesi, cioè un consenso sempre più ridotto per i Conservatori e invece molto più alto per i Laburisti, a livelli che non si vedevano da una quindicina d’anni. Sunak non ha ancora commentato ufficialmente i risultati, mentre il segretario del partito Laburista, Keir Starmer, ha detto che «il messaggio a Rishi Sunak è chiaro: è tempo di cambiare». Le elezioni tenute giovedì sono state le ultime prima di quelle per rinnovare il parlamento britannico, che il governo di Sunak deve organizzare entro il gennaio del 2025.

Il risultato di cui i commentatori politici stanno parlando di più è quello di Blackpool South, dove si sono tenute elezioni suppletive per il seggio parlamentare lasciato vacante dalle dimissioni del Conservatore Scott Benton, coinvolto in una questione giudiziaria. Il candidato dei Laburisti Chris Webb ha ottenuto il 58,9 per cento dei voti, circa quaranta punti percentuali in più di quello dei Conservatori, David Jones. Benton era stato eletto nel 2019 col 49,6 dei voti: nel giro di cinque anni, insomma, nel collegio di Blackpool South i Conservatori hanno perso due terzi del proprio consenso.

Più in generale i Laburisti sono andati molto bene sia nelle aree del nord dell’Inghilterra, dove negli ultimi anni il loro elettorato storico aveva votato a favore di Brexit spostandosi poi verso i Conservatori, sia in alcune cittadine del sud che da sempre votano a destra. Sembra però che siano andati peggio del previsto in alcune aree in cui la comunità musulmana è più ampia: alcuni analisti stanno mettendo in relazione questo risultato alla posizione presa dal partito sulla guerra nella Striscia di Gaza, che soprattutto nelle prime settimane dell’invasione israeliana è stata più vicina a Israele che nel recente passato (nelle precedenti segreterie il Partito Laburista è stato più volte accusato di ospitare posizioni antisemite). Il sostegno a Israele è stato uno dei diversi temi su cui Starmer ha spostato la posizione del partito più verso il centro.

I risultati di alcune grandi città, fra cui Londra, verranno conteggiati e annunciati sabato: al momento i Conservatori hanno eletto in tutto 515 consiglieri comunali, un numero inferiore persino a quelli ottenuti dal partito Liberal-Democratico, di centro, 522. Prima di queste elezioni i Conservatori controllavano 15 consigli comunali sui circa 100 che andavano al voto: dopo queste elezioni hanno mantenuto il controllo di appena cinque (i Laburisti invece ne controllavano 40 e sono arrivati a 48).

La portata della sconfitta dei Conservatori potrebbe indebolire ulteriormente la posizione di Sunak, già molto in difficoltà negli ultimi mesi per l’aumento del costo della vita e dei mutui, la stagnazione economica e la crisi della sanità pubblica. In campagna elettorale Sunak ha puntato molto sull’effetto dell’approvazione della legge sull’espulsione dei richiedenti asilo in Ruanda: al momento però non sembra che l’approvazione abbia contato granché.