Questo orango si è medicato da solo una ferita
Ha applicato una pianta nota per avere effetti curativi su un brutto taglio: secondo i ricercatori è la prima volta che viene osservato un comportamento di questo tipo
In una riserva naturale dell’Indonesia, un gruppo di ricerca ha osservato per la prima volta un orango mentre si medicava una ferita al viso utilizzando alcune parti masticate di una pianta. Secondo gli autori, la scoperta si aggiunge alle osservazioni effettuate in precedenza in diverse altre specie note per utilizzare piante e altri rimedi per medicarsi, ma nella maggior parte dei casi ingerendole.
Il particolare comportamento è stato osservato su un maschio di orango di Sumatra (Pongo abelii) di 35 anni chiamato Rakus, che vive nel Parco nazionale di Gunung Leuser, una grande area naturale protetta nella parte settentrionale di Sumatra. La riserva ospita migliaia di specie vegetali e centinaia tra specie di uccelli e mammiferi, compresi gli oranghi che vengono sorvegliati e seguiti per anni dai gruppi di ricerca per poterli studiare.
Un gruppo ha da poco pubblicato sulla rivista scientifica Scientific Reports uno studio che racconta il modo in cui Rakus si è medicato da solo una brutta ferita che aveva rimediato al viso alla fine di giugno del 2022. Nei giorni seguenti, Rakus aveva iniziato a masticare una pianta che viene chiamata “akar kuning” in parte dell’Indonesia e il cui nome scientifico è Fibraurea tinctoria. La pianta viene utilizzata da tempo nella medicina tradizionale indonesiana ed è nota per avere qualità antinfiammatorie e antibatteriche.
L’akar kuning non ha un sapore particolarmente gradevole ed è raro che gli oranghi se ne nutrano, per questo quando il gruppo di ricerca ha notato che Rakus aveva iniziato a masticarla si è incuriosito. Oltre a ingerire la pianta, l’orango utilizzava parte della poltiglia ottenuta tramite la masticazione per coprire la propria ferita al viso. Cinque giorni dopo la prima osservazione, la ferita aveva iniziato a rimarginarsi e meno di un mese dopo era scomparsa, senza lasciare segni o infezioni che si sarebbero potute facilmente verificare considerata l’estensione e l’irregolarità del taglio.
La storia di Rakus ha attirato l’attenzione di molti esperti perché sembra essere senza precedenti. In passato altri primati non umani erano stati osservati mentre applicavano insetti masticati su alcune ferite, ma non erano mai stati trovati primati che lo facessero con le piante. In precedenza era stato osservato un gruppo di oranghi del Borneo (Pongo pygmaeus) mentre si strofinava sulle braccia e sulle gambe le foglie masticate di alcune piante, apparentemente per avere un po’ di sollievo dalle infiammazioni e non per trattare ferite.
Molti animali sono noti per ingerire piante quando hanno parassiti o infezioni all’apparato digerente, ma finora non erano stati osservati casi di trattamenti di ferite esterne seguendo un principio simile. Non è chiaro come Rakus sia arrivato a trattarsi da solo con l’akar kuning e negli studi di questo tipo è molto importante evitare l’immedesimazione, trasferendo o vedendo comportamenti umani in altre specie. Le ricerche sugli oranghi effettuate negli ultimi decenni hanno comunque evidenziato le grandi capacità di questi animali sia nel risolvere problemi relativamente complessi, sia nel relazionarsi tra loro in modi socialmente elaborati.