Alcuni soldati russi sono entrati in una base militare statunitense in Niger

Una bandiera statunitense e una bandiera nigerina in una base militare in Niger (AP Photo/Carley Petesch, File)
Una bandiera statunitense e una bandiera nigerina in una base militare in Niger (AP Photo/Carley Petesch, File)

Giovedì alcuni soldati russi sono entrati in una base militare statunitense in Niger, il paese dell’Africa occidentale di cui lo scorso luglio una giunta militare ha preso il controllo con un colpo di stato: lo ha detto a Reuters un funzionario del dipartimento della Difesa statunitense, specificando comunque che al momento non sono in corso scontri e che la situazione è sotto controllo.

In Niger sono presenti alcuni contingenti di soldati statunitensi, che fino a prima del colpo di stato erano impegnati prevalentemente in operazioni di contrasto al terrorismo jihadista nella regione: dopo il colpo di stato, caratterizzato fin da subito da forti sentimenti anti-occidentali e filorussi, la giunta ne ha chiesto il ritiro. Gli Stati Uniti hanno infine acconsentito a ritirare le proprie forze militari lo scorso aprile, dopo mesi di trattative: non ci sono al momento informazioni certe su quanti soldati statunitensi si trovino nella base in cui sono entrati i russi.

La base in questione è una base aerea, la 101, vicino all’aeroporto internazionale Diori Hamani di Niamey, la capitale del Niger: stando a quanto detto dal funzionario della Difesa statunitense, che ha parlato con Reuters in condizioni di anonimato, i soldati russi si trovano comunque in un hangar separato rispetto a quello in cui ci sono i soldati statunitensi, a cui non hanno ancora avuto accesso. Il funzionario ha definito la situazione «gestibile», parere confermato anche dal segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin, che commentando l’episodio ne ha minimizzato i rischi: «Non vedo un problema significativo per quanto riguarda la protezione delle nostre forze armate».