Sono stati trovati cinque scheletri sotto al bunker del gerarca nazista Hermann Göring
Un gruppo di archeologi e storici dilettanti li ha trovati nella “Tana del lupo”, nel nord-est della Polonia: non hanno mani e piedi, non si sa ancora perché
Un gruppo polacco-tedesco di archeologi dilettanti e di storici ha scoperto i resti di cinque scheletri senza mani e senza piedi dentro al rifugio in Polonia del generale nazista Hermann Göring, a lungo secondo di Adolf Hitler alla guida del Terzo Reich. Il ritrovamento risale alla fine di febbraio, quando un gruppo di esploratori della Fondazione Latebra, che da 30 anni riunisce cacciatori di tesori impegnati nel “recupero di opere d’arte perdute”, stava facendo delle ricerche dentro a quella che è conosciuta come Wolfsschanze, la Tana del lupo, uno dei più segreti rifugi nazisti in una foresta circondata da paludi a Kętrzyn, nel nord-est della Polonia. Ancora non è stato scoperto a chi appartenessero i resti ritrovati, ma uno degli scheletri sembra essere di un neonato.
La fondazione è una delle poche autorizzate a fare scavi e ricerche all’interno dell’ex rifugio, che ogni anno attira oltre 200mila turisti e che consiste in un insieme di bunker in cemento e mattoni che dovevano resistere a bombe e ad attacchi da terra, dove i gerarchi nazisti si nascondevano durante la Seconda guerra mondiale. La scoperta è stata fatta durante una delle visite di routine che la Fondazione Latebra faceva ormai da diversi anni all’interno della Tana del lupo.
Durante il sopralluogo nella “casa” di Göring, come scrive lo Spiegel, Jens Hfalek, uno dei membri della Fondazione, notò tracce di un vecchio pavimento in legno. Hfalek iniziò a scavare in cerca di chiodi o di utensili, ma a dieci centimetri di profondità, vicino a delle tubature dell’acqua, trovò tracce di un cranio umano. A quel punto le ricerche si fermarono, perché la fondazione dovette informare la polizia del ritrovamento. Stabilito che non si trattava di resti recenti, le ricerche poterono continuare.
Gli scavi portarono alla luce i resti di cinque persone che, secondo la polizia scientifica, potrebbero appartenere a tre adulti, un adolescente e un neonato. Nessuno di questi ha piedi né mani, ma ancora non è chiaro il perché e non ci sono tracce di abiti. Una delle ipotesi è che le ossa si siano sbriciolate nel tempo, ma c’è anche la possibilità che gli arti siano stati tagliati.
Come scrive lo Spiegel, secondo Oktavian Bartoszewski – che gestisce la rivista Relikte der Geschichte (“Testimonianze della storia”), apprezzata da cacciatori di tesori ed esploratori – i corpi sarebbero stati seppelliti dopo la costruzione della casa. La ragione è che gli scheletri sono stati rinvenuti all’altezza delle tubature dell’acqua e quindi chiunque l’avesse costruita avrebbe dovuto trovarli. È possibile infatti che lo stesso Göring sapesse della presenza dei corpi, ma non è da escludere che questi siano stati seppelliti dopo la fine della Seconda guerra mondiale.
L’unicità di questa scoperta, ha detto la fondazione Latebra, è che i corpi sono stati ritrovati nei locali del complesso più sorvegliato del Terzo Reich. Costruita nel 1940, la Tana del lupo si estendeva su 15 chilometri quadrati e comprendeva circa 200 edifici. Qui Hitler si sentiva particolarmente al sicuro e, data la sua lontananza dalle città e la sua impenetrabilità, ci visse circa tre anni. Tuttavia proprio qui si svolse l’Operazione Valchiria, uno dei più celebri attentati ai nazisti nel quale Hitler fu quasi ucciso.
Oltre a Hitler, il complesso ospitava bunker per alcuni dei più importanti gerarchi nazisti, compreso Göring, che fu il principale dirigente del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori dopo Hitler, e che diventò poi il secondo in comando del Terzo Reich assumendo anche la guida della Luftwaffe, l’aviazione militare nazista, prima di perdere potere verso la fine della Seconda guerra mondiale. Si uccise a Norimberga nel 1946 il giorno prima dell’esecuzione della sua condanna a morte.