La Turchia ha sospeso gli scambi commerciali con Israele
È una decisione presa per danneggiare Israele, in risposta alla guerra in corso a Gaza: già ad aprile il governo turco aveva limitato le importazioni su molti prodotti fino a un cessate il fuoco
La Turchia ha bloccato tutte le importazioni e le esportazioni da e verso Israele in risposta alla guerra in corso nella Striscia di Gaza. La notizia, anticipata da Bloomberg giovedì pomeriggio, è stata confermata in serata dal ministero del Commercio turco.
Nel 2023 i commerci tra i due paesi hanno superato i 6 miliardi di euro, tre quarti dei quali costituiti da esportazioni turche verso Israele. I rapporti tra i due paesi tuttavia sono peggiorati dopo gli attacchi compiuti lo scorso 7 ottobre dal gruppo radicale palestinese di Hamas in territorio israeliano, quelli che hanno dato inizio alla guerra in corso a Gaza.
Sempre a causa della guerra, un mese fa il governo turco aveva annunciato che avrebbe limitato le esportazioni di 54 categorie di prodotti – tra cui carburante per aerei, attrezzature edili, macchinari, cemento, granito, prodotti chimici, pesticidi e mattoni – verso Israele, fino a quando il governo del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non avesse proclamato un cessate il fuoco. La Turchia aveva detto che era una risposta ad altre decisioni del governo israeliano, che pochi giorni prima aveva impedito agli aerei militari cargo turchi di paracadutare aiuti umanitari sulla Striscia di Gaza.
Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha commentato la decisione su X (Twitter) scrivendo che il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan «sta violando gli accordi [tra Israele e Turchia] attraverso il blocco dei porti per le importazioni e le esportazioni israeliane». Katz lo ha accusato di aver adottato «un comportamento da dittatore» e ha aggiunto che il suo paese cercherà alternative al commercio con la Turchia, a partire dalla «produzione locale» e dalle «importazioni da altri paesi».
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Negli ultimi mesi Erdoğan ha criticato spesso il governo israeliano: lo scorso dicembre, per esempio, aveva paragonato Netanyahu a Hitler e le operazioni militari in corso a Gaza all’Olocausto, affermazioni che come prevedibile erano state aspramente criticate da Israele.