Essere Conservatori è un problema nelle elezioni locali del Regno Unito
È il motivo per cui prima del voto di oggi molti candidati Conservatori avevano preso le distanze dal primo ministro Rishi Sunak, del loro stesso partito: i sondaggi prevedono una generale vittoria dei Laburisti
Nel Regno Unito si tengono oggi le elezioni locali per rinnovare oltre 100 consigli comunali e scegliere alcuni sindaci di importanti città metropolitane, fra cui Londra. Il voto locale potrebbe avere anche ripercussioni nazionali, soprattutto sul ruolo e sul futuro del primo ministro e leader dei Conservatori Rishi Sunak. Una generale sconfitta dei Conservatori, che guidano il governo nazionale da 14 anni, sembra certa: da oltre 18 mesi i sondaggi svolti su base nazionale indicano un vantaggio dei Laburisti di oltre 20 punti percentuali. Un risultato particolarmente negativo potrebbe mettere in discussione la leadership di Sunak e portare alla sua sostituzione prima delle elezioni nazionali, previste per l’autunno.
Al momento i Conservatori sono così impopolari che molti loro esponenti locali, soprattutto se sindaci uscenti, hanno impostato la campagna elettorale prendendo le distanze dal partito: manifesti e spot non lo citano, dando invece risalto ai nomi dei candidati, che in campagna elettorale nelle loro dichiarazioni hanno sottolineano più volte le differenze personali e politiche rispetto alla loro leadership. In generale il Partito Conservatore rischia di perdere la metà dei quasi mille seggi attualmente occupati nei consigli comunali.
Si vota complessivamente per 2.600 seggi in 107 consigli comunali in Inghilterra, per 10 sindaci e per 37 Commissari per la polizia e il crimine (PCC), cioè dei supervisori per la pubblica sicurezza legati ai distretti di polizia, in Inghilterra e Galles. Non ci sono elezioni in Scozia e in Irlanda del Nord. Nel collegio di Blackpool South (Inghilterra) si terranno elezioni suppletive per il seggio parlamentare lasciato vacante dalle dimissioni del conservatore Scott Benton, coinvolto in una questione giudiziaria: i Laburisti sono ampiamente favoriti.
In tre aree metropolitane si voterà per il sindaco (mayor) per la prima volta. Dal 2007 una legge permette infatti ai governi locali di costituire degli enti pubblici (authorities) che riuniscono aree metropolitane o zone simili alle nostre province. In queste aree il mayor, sindaco, è eletto direttamente dai cittadini, mentre in precedenza erano i consigli comunali a sceglierlo. I consigli comunali continuano a scegliere ancora oggi il mayor nelle città non considerate aree metropolitane. East Midlands, North East, York e North Yorkshire voteranno per la prima volta, ma le elezioni più importanti sono quelle che si tengono a Londra (Greater London), nell’area di Birmingham (West Midlands) e nella zona nord orientale Tees Valley (che comprende Darlington, Hartlepool, Middlesbrough, Cleveland e Stockton-on-Tees).
A Londra il sindaco uscente Sadiq Khan, Laburista, dovrebbe assicurarsi senza troppe difficoltà un terzo mandato.
Andy Street e Ben Houchen sono i sindaci uscenti di West Midlands e Tees Valley: entrambi Conservatori, entrambi vengono da due mandati consecutivi ed entrambi sono molto importanti all’interno del partito. Oggi la loro rielezione è in dubbio soprattutto per la crisi dei Conservatori, più che per un calo di popolarità personale. Per questo Street ha più volte preso le distanze da Sunak («Sostengo il partito, ma io e lui ci siamo allontanati su una serie di questioni»), e nei cartelloni elettorali anche i colori dello sfondo sono diversi dal blu classico dei Tories (i Conservatori). Anche Houchen, che nel 2021 vinse con il 73 per cento dei voti, ha eliminato alcuni riferimenti al partito da volantini e spot e ha detto che molti elettori gli hanno assicurato che lo voteranno nonostante abbiano perso fiducia nei Conservatori.
Le precedenti elezioni locali delle zone che voteranno oggi risalgono al 2021, quando il partito Conservatore allora guidato da Boris Johnson era ai suoi massimi di popolarità. Ottenne complessivamente 985 seggi nei consigli comunali: molti analisti ritengono che scendere sotto i 500 sarebbe un segnale preoccupante anche rispetto alle basse aspettative attuali.
Il voto sarà ovviamente condizionato da peculiarità locali e non è sempre facile o corretto trarre conclusioni sull’andamento nazionale in base a risultati locali, ma i problemi considerati centrali dagli elettori sono più o meno gli stessi quasi ovunque: l’aumento del costo della vita e dei mutui, la stagnazione economica e la crisi della sanità pubblica sono alcune delle questioni su cui il governo britannico ha dato risposte parziali o inefficaci, secondo la maggior parte degli elettori. Sunak invece punta molto sull’effetto dell’approvazione della legge sul trasferimento dei richiedenti asilo in Ruanda, che ha avuto un percorso assai travagliato e sulla cui applicazione comunque ci sono ancora dei dubbi.
A livello nazionale per i Laburisti la questione più complessa sembra essere il posizionamento del partito rispetto alla guerra in corso a Gaza: la sinistra del partito e l’elettorato di religione islamica ritengono che il segretario Keir Starmer non sia stato abbastanza risoluto e chiaro nel chiedere un cessate il fuoco immediato e che il suo approccio sia stato troppo moderato nei confronti di Israele.
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