Sempre più aerei che volano vicino al confine con la Russia perdono il segnale GPS
È un problema che sta mettendo in difficoltà anche i piloti di voli commerciali: il governo dell'Estonia ha accusato la Russia, e molti esperti sono d'accordo
Lunedì la compagnia aerea finlandese Finnair ha annunciato la sospensione dei suoi voli verso Tartu, in Estonia, a causa di continue interferenze sui segnali GPS che stavano mettendo a rischio la sicurezza dei voli. Il giorno successivo il ministro degli Esteri estone Margus Tsahkna ha accusato la Russia di essere la ragione di quei disturbi sul segnale, chiamati tecnicamente “jamming”: Tsahkna non ha portato prove a supporto delle accuse, ma tutti gli esperti concordano che le interferenze sui segnali GPS vicino al confine con la Russia stanno aumentando, e indicano alcune città russe come origine del jamming.
Le interferenze provenienti dalla Russia sono state registrate da migliaia di voli commerciali nell’ultimo anno, in numero maggiore rispetto al passato: nella gran parte dei casi non hanno particolari effetti, perché gli aerei hanno a disposizione sistemi di navigazione alternativi, ma sono comunque considerati un potenziale fattore di rischio.
Il GPS è una rete di satelliti e dispositivi di ricezione utilizzati per il posizionamento e la navigazione da navi, aerei e automobili, ma anche da numerose app degli smartphone, come quelle che registrano le prestazioni sportive. Per l’aviazione è uno degli strumenti di navigazione più importanti, nonché un’alternativa ai più costosi dispositivi a terra che trasmettevano onde radio per guidare gli aerei verso l’atterraggio. A differenza della maggior parte degli altri aeroporti, quello di Tartu non ha sistemi di navigazione alternativa e si basa unicamente sul segnale GPS.
I casi di disturbi sul segnale GPS sono particolarmente frequenti e intensi nella zona del mar Baltico (dove sono stati segnalati problemi anche da alcune navi), del mar Nero e del Mediterraneo orientale, regioni dove l’esercito russo è particolarmente attivo. Il ministro estone Tsahkna ha indicato l’origine dei disturbi nelle città di San Pietroburgo (vicino al confine con la Finlandia), Pskov (vicino all’Estonia) e Kaliningrad, exclave russa fra Lituania e Polonia. Il 14 marzo, per esempio, un aereo militare britannico con a bordo il segretario della Difesa Grant Shapps perse il segnale GPS proprio mentre sorvolava Kaliningrad.
Il jamming dei segnali GPS si può ottenere trasmettendo segnali da terra più forti di quelli satellitari, attraverso dispositivi appositi: secondo gli esperti la Russia utilizzerebbe questo strumento sia con intenzioni offensive che difensive. Da una parte i disturbi mirano a creare problemi all’aviazione e alla navigazione dei paesi vicini e occidentali, dall’altra hanno la funzione di bloccare o rendere più complesso il volo dei droni ucraini che hanno attaccato in varie occasioni alcune città russe. Le interferenze sul sistema GPS creano problemi limitati ai sistemi di navigazione russi, che usano un sistema diverso, chiamato GLONASS.
Oltre ai numerosi casi di jamming sono stati segnalati anche alcuni episodi di spoofing, la pratica attraverso cui alcune strumentazioni militari riescono a sostituire i veri segnali GPS con altri falsi, che indicano una località diversa: sono utilizzati per impedire a aerei nemici e droni di colpire i loro reali obiettivi. Jamming e spoofing possono complicare anche il normale funzionamento dell’aviazione civile, perché i piloti sono soliti basarsi principalmente sui segnali GPS. Farne a meno è possibile, ma richiede di utilizzare strumentazioni a cui sono meno abituati. Il GPS è inoltre l’unico sistema di navigazione di molti jet privati.