La Chiesa ortodossa russa ha sospeso dalle funzioni un sacerdote che aveva celebrato una messa per commemorare Alexei Navalny
Martedì la Chiesa ortodossa russa ha sospeso dalle funzioni e condannato a tre anni di “penitenza” (ossia di sospensione dal sacerdozio) Dmitry Safronov, un sacerdote che a marzo aveva celebrato una messa commemorativa in occasione dei quaranta giorni dalla morte del dissidente russo Alexei Navalny, il principale oppositore politico del presidente Vladimir Putin morto in un carcere siberiano in circostanze ben poco chiare lo scorso 16 febbraio.
La diocesi di Mosca della Chiesa ortodossa russa ha fatto sapere che Safronov sarà retrocesso a semplice lettore di salmi, e che sarà trasferito in un’altra diocesi fino al 2027: una volta trascorso il periodo di penitenza, deciderà se reintegrarlo o meno.
Negli ultimi anni diversi sacerdoti russi sono stati puniti con multe o retrocessioni: era accaduto in particolare nel marzo del 2022, quando avevano pubblicato una lettera aperta contro la guerra d’invasione russa in Ucraina iniziata il mese prima.