Per quanto farà freddo ancora?
L'anomalo abbassamento della temperatura soprattutto al Centro-Nord proseguirà ancora per qualche giorno: non è comunque così eccezionale
Dopo un inizio di aprile caldo, con temperature ampiamente al di sopra della media in buona parte dell’Italia e in altre aree dell’Europa, negli ultimi giorni si è assistito a una sensibile riduzione della temperatura soprattutto al Centro-Nord con piogge e nevicate a quote relativamente basse. Intorno al fine settimana del 20-21 aprile al Nord è stato calcolato uno sbalzo termico di 15 °C con un’anomalia termica di una decina di gradi in meno rispetto alla media stagionale. È un freddo anomalo per aprile, ma se si osservano i dati storici non ha aspetti particolarmente eccezionali: era già accaduto in passato e, come sempre, è importante non derivare da un singolo episodio considerazioni più ampie e generali sul cambiamento climatico.
L’abbassamento della temperatura degli ultimi giorni ha riguardato soprattutto il Nord e il Centro Italia, ma secondo le previsioni coinvolgerà nei prossimi giorni anche le regioni meridionali, per quanto con uno sbalzo termico meno significativo. La causa del freddo è il passaggio di aria fredda proveniente dall’Artico (a nord), favorito da condizioni di bassa pressione nell’Europa occidentale che hanno permesso al fronte d’aria artica di fluire più facilmente anche alle basse latitudini, nella zona del Mediterraneo.
Nelle prime ore di martedì la temperatura minima rilevata a Torino, Milano, Bologna, Venezia, Reggio Emilia e Udine era di 5 °C, mentre a Bergamo, Parma e Modena si sono raggiunti i 4 °C. La temperatura minima è stata relativamente bassa anche più a sud, con qualche grado in meno rispetto alla media per questo periodo a Roma dove sono stati rilevati 11 °C o a Napoli dove la minima è stata di 13 °C.
Lunedì 22 aprile sono state segnalate nevicate a quote relativamente basse, copiose in particolare sull’Appennino emiliano, dove alcuni paesi hanno disposto la chiusura delle scuole. Sono state segnalate nevicate anche su parte dell’arco alpino, con alcuni disagi su strade secondarie a causa della neve e delle gelate.
Considerata la marcata riduzione della temperatura, molti comuni hanno stabilito proroghe o consentito la riaccensione temporanea dei riscaldamenti per gli edifici in determinate fasce orarie. Tra le grandi città che lo hanno deciso ci sono Torino, Genova e Bologna. Le modalità variano molto e può essere utile consultare il sito del proprio comune, se si ha un riscaldamento autonomo, o chi si occupa di amministrare il proprio condominio nel caso di riscaldamento centralizzato.
La perturbazione si sta spostando lentamente verso sud-est e ci si aspetta che nei prossimi giorni interessi anche le regioni del Sud, per quanto con minori effetti rispetto a quelli rilevati finora al Centro e al Nord. L’aria fredda raggiungerà comunque anche le regioni centro-meridionali dove le temperature si abbasseranno.
Secondo le previsioni, il passaggio della perturbazione comporterà nei prossimi giorni un’alta variabilità sia di temperature che di precipitazioni su buona parte dell’Italia, compreso quindi il periodo del ponte del 25 aprile. La temperatura tornerà ad aumentare lievemente a partire dal fine settimana e con l’inizio di maggio in modo più significativo.
La mappa mostra l’anomalia della temperatura nell’ultima settimana di aprile 2024 rispetto ai valori medi calcolati sulla base delle serie storiche. In Europa è evidente la presenza del freddo anomalo tra Francia orientale, Germania meridionale, Svizzera, Italia settentrionale, Austria, parte della Polonia e della Repubblica Ceca. Altre anomalie meno marcate hanno interessato le zone confinanti, con il fronte di aria fredda che si è spinto verso Sud causando qualche anomalia anche nel Mediterraneo meridionale.
Il freddo e le nevicate di fine aprile in Italia non sono comunque un evento eccezionale: negli ultimi sessant’anni ci sono state diverse annate con inizi di primavera molto freddi, a volte con un prolungarsi di temperature sensibilmente al di sotto della media fino a giugno. È probabile che sulla percezione dell’attuale freddo e della sua singolarità abbiano influito le temperature decisamente al di sopra della media registrate nella prima metà di aprile, con giornate in cui sembrava di essere a inizio estate. Aprile si concluderà quindi con due anomalie agli esatti opposti, che non cambiano comunque gli andamenti di lungo periodo registrati negli ultimi anni e riconducibili agli effetti del riscaldamento globale.
Lo scorso mese è stato il marzo più caldo mai registrato a livello globale in un contesto di marcato aumento della temperatura media planetaria. Marzo 2024 è stato inoltre il decimo mese consecutivo più caldo mai registrato, sempre a livello globale.