I progressi contro il cambiamento climatico, nel doodle di Google
Sono segnalati per la Giornata della Terra, la più nota e importante manifestazione al mondo sull'ecologia, nata dopo un grave disastro ambientale
Come ogni 22 aprile Google ha dedicato alla Giornata della Terra il suo doodle, cioè l’immagine che sostituisce il classico logo del motore di ricerca. La Giornata della Terra è la più nota e importante manifestazione al mondo sull’ecologia e sulla protezione dell’ambiente. Soprattutto negli ultimi anni però è diventato anche un momento per informare e sensibilizzare sul cambiamento climatico, e non solo sull’ambiente in generale.
Il doodle di Google di quest’anno mostra i progressi fatti da diversi paesi nel tentativo di preservare alcuni luoghi dagli effetti negativi del cambiamento climatico. Le lettere del logo di Google sono state sostituite dalle foto di alcuni dei luoghi in tutto il mondo «in cui persone, comunità e governi lavorano ogni giorno per aiutare a proteggere la bellezza naturale, la biodiversità e le risorse del pianeta», ha spiegato la società. La lettera G mostra le isole Turks e Caicos; la prima O l’Arrecife Alacranes (la più grande barriera corallina del Golfo del Messico meridionale); la seconda O è il Vatnajökull, in Islanda, il più grande ghiacciaio d’Europa; l’altra G il parco nazionale di Jaú, nella foresta amazzonica brasiliana; la L mostra la Grande Muraglia Verde in Nigeria, un ambizioso progetto avviato nel 2007 per realizzare una grande striscia di vegetazione lunga più di 7mila chilometri dalla costa occidentale dell’Africa, in Senegal, a quella orientale, in Gibuti; la E infine mostra la riserva naturale delle isole della regione di Pilbara, nell’Australia occidentale.
La storia della Giornata della Terra
La Giornata della Terra fu indetta per la prima volta dalle Nazioni Unite nel 1970, quando ancora non si parlava di cambiamento climatico, seguendo gli intenti del movimento ecologista degli Stati Uniti. Tra gli ideatori della Giornata della Terra ci fu il senatore Democratico statunitense Gaylord Nelson, che aveva già organizzato una serie di incontri e conferenze dedicati ai temi dell’ambiente.
Tra gennaio e febbraio del 1969 a Santa Barbara, in California, avvenne uno dei più gravi disastri ambientali degli Stati Uniti, causato dalla fuoriuscita di petrolio da un pozzo della Union Oil: l’incidente portò Nelson a occuparsi in modo più attento e continuativo delle questioni ambientali, per portarle all’attenzione dell’opinione pubblica, ricalcando quanto avevano fatto i movimenti di protesta contro la guerra del Vietnam.
Il 22 aprile 1970 si tenne la prima Giornata della Terra, cui parteciparono milioni di cittadini statunitensi, con il coinvolgimento di migliaia di college, università, altre istituzioni accademiche e associazioni ambientaliste. Fu anche istituito l’Earth Day Network (EDN), un’organizzazione diventata poi internazionale per coordinare le iniziative dedicate all’ambiente durante tutto l’anno.
Considerato il successo e l’interesse intorno alla Giornata della Terra, l’anno seguente le Nazioni Unite ufficializzarono la partecipazione all’organizzazione, dando nuova visibilità e rilievo all’iniziativa. In oltre 45 anni, la Giornata della Terra ha contribuito in modo determinante allo svolgimento di iniziative ambientali in tutto il mondo che, nel 1992, portarono all’organizzazione a Rio de Janeiro del cosiddetto Summit della Terra, la prima conferenza mondiale dei capi di stato sull’ambiente. Da allora la Giornata della Terra è anche diventata l’occasione per divulgare informazioni scientifiche, e rendere più consapevoli le persone sui rischi che comporta il riscaldamento globale e sulle soluzioni che possono essere adottate per contrastarlo.
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