I playoff NBA, per chi arriva ora
Una guida per seguire meglio la fase del basket statunitense più attesa, che inizia sabato con una favorita
Sabato pomeriggio iniziano i playoff della NBA, il principale campionato di basket nordamericano. Le squadre che si giocheranno l’accesso alla finale sono sedici, otto della Eastern Conference e otto della Western Conference (i due grandi gironi in cui è divisa la NBA), e per passare ciascun turno una squadra dovrà vincere contro l’avversaria in serie alla meglio delle sette partite (in cui vince cioè chi arriva per prima a quattro vittorie).
I favoriti per la vittoria finale sono i Boston Celtics, che sono arrivati primi nella Eastern Conference e che sono stati anche la miglior squadra di tutta la NBA nella stagione regolare, con 64 vittorie e una differenza punti media di +11,4 (una delle più alte nella storia della lega). I Celtics sono la squadra che ha vinto più titoli nella storia, 17, ma non vincono dal 2008. Ci andarono però vicini due anni fa, quando persero in finale contro i Golden State Warriors per 4 partite a 2. Al primo turno giocheranno contro i Miami Heat.
Negli ultimi anni i Boston Celtics e il loro miglior giocatore, il 26enne Jayson Tatum, hanno giocato quasi sempre delle ottime stagioni regolari, prima però di avere grosse difficoltà nei momenti decisivi dei playoff. Rispetto all’anno scorso, sono arrivati in squadra Jrue Holiday, uno dei migliori difensori della NBA, e il lettone Kristaps Porzingis, giocatore alto più di 2 metri e 20 ma molto tecnico e bravo anche a tirare da 3 punti.
Secondo un’analisi di ESPN, i nuovi arrivi e la maggior esperienza acquisita da Tatum e dalla squadra potrebbero far sì che questo sia l’anno buono per Boston. Le previsioni del sito specializzato The Ringer danno ai Celtics il 65 per cento di possibilità di vincere il titolo.
A Ovest a essere arrivati primi sono stati gli Oklahoma City Thunder, che hanno sorpreso tutti vincendo 57 partite con una squadra giovanissima. È difficile fare previsioni sul loro rendimento ai playoff, una fase del campionato in cui solitamente l’esperienza conta parecchio e le squadre inesperte vengono penalizzate. I Thunder giocheranno il primo turno contro i New Orleans Pelicans, che sono arrivati ai playoff dopo avere vinto contro i Sacramento Kings.
Sarà interessante seguire la serie tra i Denver Nuggets e i Los Angeles Lakers. I Nuggets sono arrivati secondi nella Western Conference e sono i campioni NBA in carica: nel 2023 hanno vinto il primo titolo della loro storia, grazie soprattutto a Jamal Murray e Nikola Jokic, il miglior giocatore della scorsa stagione (e tra i migliori anche di questa). Jokic è eccezionale sia per le cose che fa in campo, dove è tra i giocatori più dominanti e completi, capace di imporsi con il suo fisico monumentale e con la sua tecnica, ma anche perché è un personaggio fuori dal comune, sempre un po’ a disagio nel gestire il suo ruolo di star.
10 minuti di Nikola Jokic che fa cose da Nikola Jokic
Contro i Nuggets giocheranno i Los Angeles Lakers, che assieme a Boston sono la squadra più vincente della storia, ma a differenza dei Celtics non sono tra le favorite quest’anno. Sono arrivati settimi nella Western Conference, ma adesso hanno a disposizione uno dei giocatori più vincenti e determinanti della storia del basket, il 39enne LeBron James.
James ha giocato per l’ennesima volta un’ottima stagione (con 25,7 punti, 8,3 assist e 7,3 rimbalzi di media), nella quale è diventato il primo giocatore nella storia della NBA a superare i 40mila punti segnati. I playoff di quest’anno potrebbero essere l’ultima occasione per lui di vincere il quinto titolo in carriera. L’anno scorso i Lakers uscirono proprio contro Denver, subendo un clamoroso “cappotto”, persero cioè la serie 4 partite a zero. Anche per questo, vorranno prendersi una rivincita, e per quanto Denver sia una squadra più forte, non è mai una buona idea scommettere contro LeBron James.
In genere, comunque, ai primi turni dei playoff le serie più divertenti non sono quelle in cui giocano le migliori classificate (perché la prima gioca contro l’ottava, e la seconda contro la settima, quindi solitamente hanno un esito scontato), ma quelle in cui si affrontano la quarta e la quinta o la terza e la sesta in classifica, perché sono più equilibrate.
A Est, per esempio, è molto incerta la serie tra i Milwaukee Bucks, terzi nella Eastern Conference, e gli Indiana Pacers, sesti. I Milwaukee Bucks hanno vinto il titolo tre anni fa, ma nelle ultime due edizioni dei playoff non sono andati bene. Quest’anno quindi hanno deciso di affiancare alla stella della squadra, il greco Giannis Antetokounmpo, un altro giocatore molto forte, il playmaker Damian Lillard.
Antetokounmpo e Lillard sono due eccezionali cestisti, ma non è semplicissimo farli giocare assieme, perché entrambi tendono a voler giocare molti palloni. La stagione dei Bucks è stata altalenante e a un certo punto hanno cambiato allenatore, licenziando Adrian Griffin (che era arrivato a inizio anno) e prendendo l’esperto Doc Rivers. Antetokounmpo per altro di recente si è infortunato e probabilmente non ci sarà nella serie contro i Pacers.
A questa incertezza si aggiunge il fatto che gli Indiana Pacers quest’anno hanno sempre messo in difficoltà i Bucks: in stagione regolare le squadre si sono affrontate cinque volte, e Indiana ha vinto in quattro occasioni. Il giocatore principale dei Pacers, Tyrese Haliburton, è primo in assoluto per assist fatti in stagione regolare (una media di 10,9 a partita) e ha segnato anche 20,1 punti di media.
A Ovest sono altrettanto imprevedibili le serie Minnesota Timberwolves-Phoenix Suns e soprattutto Los Angeles Clippers-Dallas Mavericks. I Clippers sono l’altra squadra di Los Angeles, quella meno seguita e molto più perdente (non hanno mai vinto un titolo NBA). Hanno diversi giocatori che sono (o sono stati) delle superstar in NBA: Kawhi Leonard, due volte vincitore del titolo con San Antonio e Toronto, e poi Paul George, James Harden e Russell Westbrook. Nessuno di loro è nel miglior momento della carriera e, come per Antetokounmpo e Lillard, la loro convivenza in campo non sempre è facile. Però sono tutti giocatori capaci di fare grandi giocate e grandi partite e questo rende i Clippers una squadra da seguire ai playoff.
Contro di loro ci saranno i Dallas Mavericks e quindi ci sarà soprattutto lo sloveno Luka Doncic. Doncic, 25enne, è un altro giocatore fenomenale: per alcuni è stato il migliore di questa stagione, e in effetti i suoi numeri sono abbastanza incredibili. Oltre a essere stato il miglior realizzatore della NBA, con 33,9 punti di media, ha chiuso la stagione con 9,8 assist e 9,2 rimbalzi di media, eccellendo cioè in tutte le principali voci statistiche.