Il centrodestra ha vinto le elezioni in Croazia, ma non ha la maggioranza in parlamento
Il primo ministro uscente Andrej Plenković dovrà ora cercare di formare una coalizione con altri partiti di destra, per ottenere il suo terzo mandato consecutivo
Il partito di centrodestra Unione democratica croata (HDZ), il principale partito al governo della Croazia, ha vinto le elezioni parlamentari che si sono tenute nel paese mercoledì. Ha ottenuto il 34 per cento dei voti e avrà 60 seggi in parlamento, 6 in meno rispetto a quelli ottenuti nelle elezioni del 2020 e non abbastanza per avere la maggioranza: il parlamento croato ha 151 seggi e la maggioranza è di 76.
L’HDZ è guidato dal primo ministro uscente, Andrej Plenković, che è al governo già da due mandati. Durante un comizio tenuto a Zagabria per commentare i risultati delle elezioni, Plenković ha detto ai suoi sostenitori che nei prossimi giorni l’HDZ avvierà colloqui con altri partiti di opposizione per cercare di formare una coalizione in grado di sostenere un suo terzo governo. In questo senso potrebbero avere un ruolo centrale il partito nazionalista di destra Movimento Patriottico (DP), che è arrivato terzo con 14 seggi, e il partito ultraconservatore Ponte (Most).
I secondi più votati sono stati invece i Socialdemocratici (SDP), il principale partito di centrosinistra croato, che ha tra i suoi leader il presidente del paese, Zoran Milanović. L’SDP ha ottenuto il 25 per cento dei voti e 42 seggi, uno in più del 2020. Milanović, che era già stato primo ministro tra il 2011 e il 2016 ed è presidente dal 2020, si era candidato al ruolo di primo ministro solo poche settimane fa, il 15 marzo.
Milanović è molto popolare nel paese e questo annuncio inaspettato sembrava poter ribaltare all’ultimo l’esito delle elezioni, dove il centrodestra e Plenković erano considerati ampiamente i favoriti. In queste settimane tra le altre cose il presidente aveva attaccato molto duramente il governo di Plenković, accusandolo di essere il più corrotto della storia della Croazia.
Inizialmente i sondaggi sembravano dargli ragione, ma alla fine l’SPD non è riuscito a fare meglio dell’HDZ. Milanović comunque era stato escluso dalla campagna elettorale: due giorni dopo la sua candidatura la Corte Costituzionale croata aveva stabilito che per legge per partecipare alle elezioni avrebbe dovuto dimettersi da presidente. Milanović si era rifiutato di dimettersi e aveva accusato i giudici della Corte di collaborare al sistema di potere e corruzione insieme al governo dell’HDZ. L’SDP aveva accettato almeno formalmente di non presentarlo come candidato primo ministro: di fatto però in queste settimane Milanović aveva continuato a fare campagna elettorale.
Plenković è un politico di centrodestra con posizioni europeiste, e negli anni al governo ha consolidato la posizione della Croazia all’interno dell’Unione Europea, adottando l’euro come moneta ufficiale dall’inizio del 2023 ed entrando nell’area Schengen, lo spazio di libera circolazione delle persone. Al contrario Milanović ha posizioni poco consuete per un leader di centrosinistra europeo, e in diverse occasioni ha assunto posizioni filorusse o contrarie alla NATO, l’alleanza militare che comprende gran parte dei paesi occidentali; sta insomma cercando di porsi come punto di riferimento di una parte non trascurabile di elettorato croato favorevole all’influenza russa.