Una canzone di Rod McKuen
Guardare le rose per un po’, sentirsi un filo d’erba e poi combinare qualcosa
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui.
La cantante e musicista canadese Grimes è stata protagonista di un disastro tecnico durante un suo deejay set al festival Coachella, e sono due giorni che si sta prendendo insulti da tutti.
I Pet Shop Boys hanno ritrovato la cassetta con la prima inascoltabile registrazione di West end girls, di quando avrebbero potuto chiamarsi Shampooch.
Il Post ha raccontato Henry Mancini, che era nato un secolo fa (e che fu in questa newsletter).
La richiesta implicita di aiuto sulle canzoni coi marchi di sigarette ha avuto generose risposte. Intanto grazie a chi si è ricordato dove erano le Muratti: in Una faccia pulita di Baglioni, ma soprattutto – mi ha avvisato mio fratello Nicola, con mia umiliazione – in una delle più belle canzoni di Vecchioni, “io di Muratti mi dispiace non ne ho” (di cui poi si sono ricordatə in tantə, e questo mi rallegra). Poi Gian Paolo ha aggiunto delle altre Marlboro in Alibi di Guccini, e d.g. le Camel senza filtro in Venezia-Istanbul di Battiato. E Lucy su Instagram, unendosi ad altri, mi ha scritto di Reclame dei Baustelle: “non è una canzone, è una tabaccheria”.
Sempre su ieri: mi devo scusare, il “dovremmo” sull’eventuale concerto dei Waterboys a Peccioli era un condizionale di auspicio, non di probabilità. Insomma, per ora solo un desiderio che mi era appena venuto, mi dispiace di avere generato maggiori speranze. Ma non escludiamo niente, più cose riescono e più ne potremo fare.
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