Il governo di Haiti ha nominato i membri del consiglio presidenziale di transizione
Il governo di Haiti ha nominato i membri del consiglio presidenziale di transizione, che dovrebbe aiutare a stabilizzare il paese caraibico, in cui da mesi le bande criminali di fatto controllano la vita pubblica e politica. Avrà sette membri votanti (un ex governatore della banca centrale, due ex diplomatici, due ex senatori, un avvocato e un uomo d’affari) e due membri non votanti (un pastore evangelico e un’ex funzionaria della Banca Mondiale e del ministero dell’Ambiente). Il mandato del consiglio scadrà nel 2026, quando dovranno tenersi nuove elezioni, ma non è stato ancora stabilito quando dovrà iniziare.
Una volta insediatosi il primo compito del consiglio sarà quello di eleggere un primo ministro, che governerà il paese fino a quando non si terranno «elezioni democratiche, libere e credibili». Poi eserciterà alcuni poteri che spettano al presidente, la cui carica è formalmente vacante dall’assassinio del presidente Jovenel Moïse nel 2021. Negli ultimi anni è stata esercitata ad interim da Ariel Henry, che ricopriva anche quella di primo ministro.
La grave situazione politica del paese a inizio marzo aveva impedito ad Ariel Henry di tornare nel paese dopo un viaggio all’estero, e l’aveva costretto a dimettersi da primo ministro. Da allora le sue funzioni sono ricadute sul ministro delle Finanze, Michel Patrick Boisvert, che però si è limitato a firmare i prolungamenti dei coprifuoco notturni. Finora più di 1.500 persone sono state uccise, e le violenze hanno spinto 360mila persone a lasciare le proprie case.
– Ascolta anche: Il paese governato dalle gang criminali, la puntata di Globo con Fabrizio Barbon Di Marco