I due manifestanti arrestati ieri durante le proteste alla Sapienza contro le collaborazioni con Israele saranno processati a maggio

La manifestazione di martedì all'Università La Sapienza di Roma (Marco Di Gianvito/ZUMA Press Wire)
La manifestazione di martedì all'Università La Sapienza di Roma (Marco Di Gianvito/ZUMA Press Wire)

Un giudice ha convalidato l’arresto delle due persone arrestate ieri nel tardo pomeriggio durante la manifestazione all’Università La Sapienza di Roma contro le collaborazioni accademiche con Israele. Il giudice però non ha disposto misure cautelari, e quindi i due manifestanti sono tornati in libertà. Saranno comunque processati: una donna è stata accusata di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, e un uomo di danneggiamento aggravato per essere salito su un mezzo della polizia. I processi inizieranno rispettivamente il 22 e il 23 maggio.

Mercoledì vari collettivi studenteschi della Sapienza avevano organizzato una manifestazione per chiedere all’università di non partecipare a un bando di ricerca internazionale promosso dal ministero israeliano dell’Innovazione, Scienza e Tecnologia (MOST) e dal ministero italiano degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale (MAECI). Durante la protesta c’erano stati scontri con la polizia, che avevano portato all’arresto dei due manifestanti rilasciati oggi.

Le proteste sono continuate anche oggi: alcuni studenti si sono incatenati davanti alla sede del rettorato, e hanno iniziato uno sciopero della fame.

– Leggi anche: La protesta alla Sapienza di Roma contro le collaborazioni accademiche con Israele

Nelle ultime settimane ci sono state proteste in molte università italiane contro il bando di cooperazione con Israele promosso dal MAECI: molti studenti, professori e ricercatori sostengono che le attività di ricerca promosse dall’iniziativa rischierebbero di finanziare tecnologie cosiddette dual use, ossia sfruttabili sia a scopo civile che militare. L’Università di Torino, quella di Bari e la Scuola Normale Superiore di Pisa hanno deciso di non parteciparvi.