In Niger migliaia di persone hanno manifestato chiedendo il ritiro dei soldati statunitensi ancora attivi nel paese
Sabato a Niamey, la capitale del Niger, migliaia di persone hanno manifestato protestando contro la presenza di militari statunitensi all’interno del paese e chiedendone il ritiro. Il Niger è governato dallo scorso luglio da una giunta militare che ha preso il potere con un colpo di stato: la giunta e i suoi sostenitori hanno manifestato fin da subito forti sentimenti anti-occidentali, soprattutto nei confronti della Francia, di cui il Niger è un’ex colonia, e chiesto il ritiro dei contingenti di soldati stranieri impegnati nel territorio in missioni di contrasto al terrorismo.
La Francia ha infine ritirato i propri soldati dal Niger alla fine dell’anno scorso, ma a Agadez, città nel nord del paese, c’è ancora un migliaio di soldati statunitensi. Fanno parte di una missione avviata nel 2012 che la giunta ha definito «unilateralmente imposta», chiedendone l’interruzione un paio di settimane fa. Al momento il governo degli Stati Uniti non ha commentato la richiesta, ma ha detto di aver contattato il Niger per «ottenere chiarimenti». Nel frattempo, sempre a marzo, il Niger ha creato con il Mali e il Burkina Faso (altri due paesi in cui di recente ci sono stati colpi di stato) una forza congiunta di contrasto ai numerosi gruppi jihadisti attivi sul territorio.