Il Ponte Vecchio di Firenze verrà restaurato
Il comune ha annunciato lavori di tipo conservativo, visto che la struttura non ha problemi: si partirà ad autunno prossimo con la pavimentazione, poi si passerà ai piloni
Il comune di Firenze ha annunciato che a partire dal prossimo autunno inizierà un restauro del Ponte Vecchio, una delle attrazioni turistiche più note e frequentate della città. Il ponte è costruito sul punto più stretto del fiume Arno in città, e collega la zona di Oltrarno al centro storico: è pedonale ed è sempre molto affollato di turisti, attirati dai negozi di souvenir e dalle storiche botteghe orafe che si trovano ai margini del passaggio. Il restauro sarà di tipo conservativo, cioè un intervento di manutenzione per ripristinare le caratteristiche estetiche del ponte e garantire la conservazione della struttura, per esempio eliminando dai piloni alghe e incrostazioni, rifacendo la pavimentazione o ripristinando l’intonaco scrostato. Durante i lavori, che saranno piuttosto puntuali, il ponte resterà aperto al passaggio dei pedoni.
Su quel punto dell’Arno esiste un passaggio da secoli: inizialmente era un semplice guado, poi già in epoca romana venne costruito un ponte probabilmente di legno. In epoca medievale venne poi costruito il primo ponte in pietra in quel punto, ultimato solamente nel 1345. Da allora ha resistito alle numerose piene del fiume e non è stato colpito dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale.
Il comune ha assicurato che il ponte non ha problemi di tipo strutturale (non è quindi a rischio crollo). L’ultimo intervento sul ponte, che non fu conservativo ma strutturale, venne eseguito dopo l’alluvione che colpì la città nel 1966. I controlli sulla struttura in vista del restauro fatti nel 2022, con l’installazione di un sistema di monitoraggio per verificare eventuali cedimenti, hanno rilevato che i lavori fatti allora (tra cui l’installazione di tiranti metallici) hanno mantenuto la struttura stabile, per questo non è necessario un ulteriore intervento di questo tipo.
I lavori partiranno nell’autunno di quest’anno e si svolgeranno in tre fasi: la prima riguarderà la pavimentazione in pietra del ponte, che verrà restaurata tra ottobre e novembre con l’impermeabilizzazione del selciato e la sostituzione delle pietre rovinate; la seconda comincerà nell’estate del 2025, toccherà le pile (ovvero i piloni che sostengono il ponte e poggiano sul fondo del fiume) e le spalle (i punti alle due estremità della struttura, che la collegano con la strada), sostituendo gli elementi degradati.
L’ultima fase prevede l’intervento sulla parte esterna, sulla quale verranno effettuate operazioni di pulizia, rimozione di stucchi rovinati e protezione delle parti più delicate. È prevista un anno dopo, nell’estate del 2026. Le ultime due fasi, che riguardano le parti affacciate o a contatto diretto con l’acqua, sono state pianificate per l’estate per evitare le piene, e si svolgeranno grazie a un cantiere galleggiante.
Il restauro avrà un costo complessivo di due milioni di euro. Metà della somma verrà pagata dal comune di Firenze, mentre l’altra metà verrà donata dalla famiglia Antinori, proprietaria di una delle storiche aziende vinicole toscane.