A Hong Kong è stata emessa la prima condanna contro una persona europea per la violazione della legge sulla sicurezza nazionale

grattacieli spuntano dietro a del filo spinato a hong kong
(AP Photo/Louise Delmotte, File)

Un tribunale di Hong Kong ha emesso la prima condanna contro un cittadino europeo che ha violato la severa e discussa legge sulla sicurezza nazionale, entrata in vigore nel 2020. L’uomo condannato è Joseph John, conosciuto anche come Wong Kin-chung, cittadino portoghese residente a Hong Kong. Era stato arrestato nel 2022 ed è stato condannato a 5 anni di carcere per secessione, cioè per aver sostenuto la separazione di Hong Kong dalla Cina, di cui la città è un territorio semiautonomo.

John gestiva i profili social di un piccolo gruppo politico indipendentista: è stato condannato per dei post che, tra le altre cose, chiedevano l’intervento militare degli Stati Uniti e del Regno Unito in seguito alla violenta repressione delle proteste pro-democrazia che si sono svolte a Hong Kong nel 2019. Le proteste, molto partecipate, contestavano proprio la legge sulla sicurezza nazionale, e sono state represse duramente dalle autorità locali. La legge era stata imposta dalla Cina: serve a contrastare gli atti di «sedizione, sovversione e secessione», ma ha di fatto limitato molto la libertà di espressione e i diritti politici nella città.

Hong Kong è un’ex colonia britannica ed è una regione amministrativa speciale cinese dal 1997: fino all’approvazione della prima legge sulla sicurezza nazionale cinese, nel 2020, aveva goduto di un certo margine di autonomia, che però negli ultimi anni si è andato via via riducendo, con sempre più processi e condanne nei confronti di attivisti e politici a favore della democrazia. Molti media indipendenti hanno chiuso oppure si sono spostati altrove.

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