A Rory McIlroy manca solo questo
L'Augusta Masters che si gioca in questi giorni è l'unico dei quattro tornei Major del golf che il nordirlandese non ha mai vinto: solo in cinque nella storia li hanno vinti tutti e quattro
Giovedì è iniziato il Masters Tournament di Augusta, il primo dei quattro tornei Major di golf maschile che si tengono ogni stagione. I tornei Major sono i più prestigiosi del golf professionistico: gli altri tre sono il PGA Championship, lo U.S. Open e l’Open Championship, conosciuto anche come British Open (è infatti l’unico Major che non si gioca negli Stati Uniti, ma nel Regno Unito).
Il Masters Tournament si tiene dal 1934 ad Augusta, nella Georgia statunitense, e quest’anno è in programma dall’11 al 14 aprile. È l’unico Major che si gioca ogni anno sullo stesso campo. I vincitori delle ultime due edizioni sono stati nel 2022 lo statunitense Scottie Scheffler, attuale numero uno del ranking mondiale, e nel 2023 lo spagnolo Jon Rahm, al terzo posto del ranking. Il secondo golfista del ranking mondiale è invece il nordirlandese Rory McIlroy, che in carriera ha vinto tutti i tornei più importanti, tranne proprio l’Augusta Masters (come viene anche chiamato il Masters Tournament).
Sui media, soprattutto su quelli britannici, ci si chiede quindi se questo possa essere finalmente l’anno buono per Rory McIlroy di indossare per la prima volta la green jacket, la giacca verde che tradizionalmente viene data al vincitore del torneo. McIlroy ha partecipato finora quindici volte all’Augusta Masters ed è ritenuto un pretendente credibile alla vittoria finale, non solo per il suo talento in generale, ma anche perché proprio sul quel campo ha spesso ottenuto buoni risultati e in diverse occasioni è andato vicino alla vittoria, senza però mai raggiungerla. In sette delle ultime dieci partecipazioni, per dire, è arrivato tra i primi dieci, su circa cento partecipanti.
McIlroy ha quasi 35 anni ed è considerato uno dei migliori golfisti della sua generazione, forse il più popolare di sempre, dopo Tiger Woods. In carriera ha vinto 17 tornei in Europa e 24 negli Stati Uniti, ma il fatto che tra questi non ci sia ancora il Masters Tournament è per alcuni un motivo per non tenerlo in considerazione quando si discute su chi sia il migliore di sempre.
Il Masters Tournament è l’unico dei Major che gli manca, perché ha vinto lo U.S. Open nel 2011, il PGA Championship nel 2012 e nel 2014 e l’Open Championship nel 2014. Se riuscisse a vincerlo, diventerebbe il sesto golfista di sempre a raggiungere il Career Grand Slam, cioè a vincere tutti e quattro i Major nel corso della carriera. Prima di lui ci sono riusciti solo cinque giocatori: Gene Sarazen, Ben Hogan, Gary Player, Jack Nicklaus e Tiger Woods.
Due anni fa, nell’edizione del 2022, McIlroy arrivò secondo al Masters Tournament. L’edizione in cui le cose gli sono andate peggio, però, fu senza dubbio quella del 2011. Quell’anno McIlroy era il principale talento in ascesa nel golf mondiale: nei successivi tre anni avrebbe vinto i suoi quattro titoli Major e sarebbe diventato il secondo numero uno più giovane di sempre dopo Tiger Woods. Al Masters, McIlroy giocò benissimo nei primi tre giorni e si presentò con un vantaggio di quattro colpi all’ultima, decisiva giornata (nel golf vince chi riesce a completare tutte le buche del percorso nel minor numero di colpi).
Il 10 aprile però giocò il peggior round di sempre per un golfista in testa dopo il terzo round ad Augusta, sprecando la possibilità di una vittoria che era sembrata molto vicina. Alla fine vinse il sudafricano Charl Schwartzel, e McIlroy non arrivò nemmeno tra i primi dieci. McIlroy ha detto di aver imparato molto dalle tante edizioni del torneo che ha giocato e che oggi è più paziente e fiducioso.
BBC News ha pubblicato un lungo articolo in cui prova ad analizzare le possibilità di McIlroy, per rispondere con i dati e le statistiche alla domanda che si fanno ogni anno prima dell’Augusta Masters gli appassionati di golf: cioè se per McIlroy sarà finalmente la volta buona. La risposta che si è data BBC è che sì, tendenzialmente McIlroy può farcela, ma ci sono alcuni aspetti del suo gioco che potrebbero renderlo meno adatto di altri a questo torneo. Qualcuno ritiene che abbia ormai superato il periodo in cui era al suo miglior livello, anche perché è dal 2014 che non vince un titolo Major. McIlroy però è ancora oggi nell’élite dei migliori golfisti e non è nemmeno così vecchio per giocare o per vincere.
L’età media di chi ha vinto ad Augusta è di 32,6 anni (poco meno dei 35 di McIlroy) e ci sono giocatori che hanno vinto il torneo quando avevano oltre quarant’anni (il record è di Jack Nicklaus, sei volte vincitore del Masters, l’ultima a 46 anni). Nella conferenza stampa di presentazione del torneo Tiger Woods, secondo molti il miglior golfista di sempre (che nel 2019 vinse il Masters a 43 anni), ha detto di McIlroy: «Avete visto quanto talento ha? Giocherà questo torneo molte altre volte, e ce la farà sicuramente a vincere, è solo una questione di quando ce la farà».
Secondo BBC la questione centrale riguarda il gioco, più che l’età: negli ultimi anni, ad Augusta hanno quasi sempre vinto i giocatori più bravi nel colpo di avvicinamento al green, l’area verde che circonda la buca in cui l’erba è rasata per permettere ai golfisti di far rotolare la pallina verso la buca. In questo, negli ultimi due anni Scheffler è stato il migliore, e perciò viene ritenuto il favorito per la vittoria di questo Masters Tournament (lo vinse già due anni fa).
La cosa invece in cui McIlroy è probabilmente il più forte del mondo sono i tiri fatti all’inizio della buca, quelli più lunghi, che però secondo le statistiche analizzate da BBC non saranno decisivi per la vittoria finale del Masters. Nonostante questo, comunque, McIlroy è un golfista forte e completo in tutti i colpi, e anche quest’anno può competere per la vittoria finale. In un articolo in cui si fa più o meno la stessa domanda, il sito sportivo statunitense ESPN ha scritto che negli ultimi anni Rory McIlroy, pur non riuscendo a vincere un Major, ha giocato il miglior golf della sua carriera, meglio ancora di quello mostrato tra il 2011 e il 2014, quando vinse quattro Major.
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