La giacca verde che tutti i golfisti vogliono
È quella che viene data ogni anno al vincitore – e solo a lui – dell'Augusta Masters, uno dei quattro tornei più importanti del golf, ed è legata a molte tradizioni
Dall’11 al 14 aprile si gioca il Masters Tournament di Augusta, uno dei quattro Major, i più importanti tornei nel golf professionistico maschile. Al vincitore, oltre alla coppa e a un montepremi molto ricco (l’anno scorso lo spagnolo Jon Rahm vinse più di 3 milioni di euro), viene data una giacca verde, il simbolo dell’Augusta National, uno dei golf club più esclusivi al mondo.
Per indossare la green jacket (come la chiamano negli Stati Uniti), bisogna essere soci dell’Augusta National, oppure appunto aver vinto il torneo. Negli anni, quindi, è diventata un simbolo di successo e di prestigio nel golf. Quando un golfista vince il Masters Tournament, il vincitore dell’anno precedente tradizionalmente gli infila la giacca durante la cerimonia che si svolge alla fine del torneo. Se un giocatore vince il torneo per due anni di fila, allora gliela porge il presidente dell’Augusta Masters.
La tradizione (un’altra, sì: il golf è uno sport con molte tradizioni) vuole che i vincitori e i soci lascino la loro giacca nel guardaroba dell’Augusta National, e non la indossino quindi mai al di fuori del golf club, che si trova nello stato statunitense della Georgia. Fa eccezione il campione in carica, che per l’anno in cui detiene il titolo può portare la giacca al di fuori del club.
La giacca è di un verde molto brillante, il Pantone 342. L’idea di avere una giacca che identificasse i soci venne al golfista Bobby Jones, fondatore del club e dell’Augusta Masters, quando a una cena al golf club britannico Royal Liverpool vide che i soci indossavano tutti una giacca dello stesso colore (rossa, in quel caso). Dal 1937 fu indossata dai soci dell’Augusta per distinguersi dagli altri durante la settimana del Masters, e dal 1947 cominciò a essere data anche ai vincitori del Masters, che diventano quindi membri onorari del club (il primo fu Sam Snead, statunitense).
L’anno scorso ha vinto il torneo il golfista spagnolo Jon Rahm, che alla fine del 2023 ha deciso di lasciare il PGA (il circuito professionistico statunitense) e passare al LIV Golf, il circuito saudita che negli ultimi anni ha guadagnato sempre più potere e influenza, fino ad arrivare a un accordo di fusione con il PGA (che comunque deve ancora concretizzarsi). Oltre a Rahm, tra i favoriti quest’anno ci saranno Scottie Scheffler, numero uno del ranking mondiale, Tiger Woods, cinque volte vincitore del Masters, e il nordirlandese Rory McIlroy, che però in carriera non ha mai vinto l’Augusta Masters.
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