Il lottatore italiano Frank Chamizo dice che hanno provato a corromperlo
Gli avrebbero offerto 300mila dollari per perdere un incontro di qualificazioni alle Olimpiadi di Parigi 2024, contro un atleta azero che gareggiava in casa
Il lottatore italiano di origini cubane Frank Chamizo, due volte campione del mondo nella lotta libera, ha raccontato in un’intervista al quotidiano La Repubblica che lo scorso weekend ha subìto un tentativo di corruzione prima di un incontro di lotta a Baku, in Azerbaijan, dove ha poi affrontato il lottatore azero Turan Bayramov. Chamizo ha detto di aver rifiutato immediatamente la proposta.
Lottavo a casa loro e avevano comprato tutto. Lo stesso arbitro è stato con gli azeri per tutto il torneo. Sono venuti da me offrendomi dei soldi, 300mila dollari per perdere. Non voglio dire chi, ma è successo la mattina del peso.
L’incontro con Bayramov era valido per le qualificazioni alle Olimpiadi di Parigi 2024 e Chamizo era riuscito a battere il suo avversario: i cinque giudici dell’incontro avevano assegnato a lui la vittoria. Poi però il presidente di tappeto, che coordina il lavoro dell’arbitro e dei giudici, ha chiesto una revisione delle immagini e ha ribaltato il verdetto dei cinque giudici, una decisione piuttosto controversa e contestata da Chamizo. Nell’intervista a Repubblica, e prima ancora in un post su Instagram, Chamizo ha accusato l’organizzazione del torneo di Baku di essere corrotta e di aver deciso deliberatamente di farlo perdere, nonostante secondo lui avesse vinto l’incontro regolarmente.
Chamizo è nato a Cuba il 10 luglio del 1992 e nel 2015 ha ottenuto la cittadinanza italiana. Con l’Italia ha vinto i Mondiali a Las Vegas nel 2015 e a Parigi nel 2017, ma anche quattro medaglie d’oro agli Europei. Ha rappresentato l’Italia in due Olimpiadi: a Rio de Janeiro 2016, quando vinse una medaglia di bronzo, e a Tokyo 2020, quando arrivò quinto. Per qualificarsi alle Olimpiadi di Parigi 2024 adesso Chamizo ha un’ultima possibilità, in un torneo che si terrà a maggio in Turchia.